La crisi della cultura di destra in tre parole
Prepotenti, ignoranti, pagliacci
La
pulcinellata di Ferrara, capace solo di giocare con il proprio ego e pensare contro ( nel caso contro Grillo), è la triste riprova della pochezza culturale della destra italiana. Che potremmo condensare in tre parole: autoreferenzialità,
pochissime letture e zero libri importanti,
propensione alle pagliacciate.
Ci
spieghiamo subito.
Autoreferenzialità:
le culture di destra (cattolici, liberali,
conservatori) non comunicano e di regola si guardano in cagnesco. La prepotenza sembra essere la regola. Inoltre, al loro interno sono frazionate in correnti: le une contro le altre armate. Semplificando:
cattolici tradizionalisti e moderati, magari relativisti; liberali di destra e sinistra; conservatori
classici e neofascisti (dalle più strane e inquietanti osservanze).
Poche
letture e zero libri importanti: il
fenomeno si è acuito negli ultimi venticinque anni. In giro non si scorgono organizzatori di cultura come
Cattabiani, giornalisti del calibro di Montanelli, filosofi del valore di Del Noce.
Propensione
alle pagliacciate: due nomi per tutti, Ferrara e Sgarbi.
In
questo vuoto, ovviamente, ci si aggrappa
al puro e semplice essere contro, alla cultura dell’invettiva, al servilismo
verso chi paga stipendi e
collaborazioni.
Resta
infine un piccolo nucleo di cultura liberale, discosto ma di grande qualità: oltre, ovviamente, a Giovanni
Sartori, si pensi ad Angelo Panebianco,
a giornalisti come Piero Ostellino, a filosofi come Corrado Ocone, a case
editrici come Rubbettino e Liberilibri. Un gruppetto di agguerriti intellettuali non privo, come dicevamo, di tensioni politiche interne . E che però dà l’impressione di convenire su un punto: rifuggire dallo schierarsi a destra, nel timore - riteniamo - di favorire non tanto la parte sbagliata, quanto di ritrovarsi
in mezzo
a un pugno di ignoranti e prepotenti. Un rischio che, come abbiamo visto, esiste.
Hic
sunt leones.
Carlo
Gambescia
Dottore, non è troppo duro?
RispondiEliminaCari saluti,
Mario
Grazie. Duro senz'altro. Il troppo, dipende dal punto di vista.. :-) Buona giornata!
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