venerdì 9 maggio 2014

Gli arresti di Scajola e Greganti
 Giustizia  "politicamente corretta"? 


Sui giornali di oggi  sono tornati in prima pagina  gli scandali politici.  E tra meno di venti giorni si vota. Quando si dice il caso…  Gli  arresti  di Greganti  e Scajola, appartenenti ad aree politiche opposte, sembrano rispondere a una specie di par condicio giudiziaria… Per così dire, a un' idea di  giustizia "politicamente corretta"...  Non  sono però circolate  - a quanto ci risulta -   immagini compromettenti di Greganti in manette o tra due poliziotti.  I rituali  giudiziario-mediatici di degradazione sono stati estesi al  solo  Scajola.  Il che dovrebbe fa riflettere anche sul rapporto privilegiato tra magistratura e certa stampa (ma questa è un' altra   storia...).   Ma veniamo al punto:  esiste un partito dei magistrati?  Difficile dire.
Ovviamente, anche  i giudici hanno idee politiche.  E in alcuni casi  precise.  Si pensi a un personaggio istrionico come Ingroia. Tuttavia la questione è un’altra e riguarda  il ruolo che  media e  partiti hanno attribuito alla magistratura, grosso modo, da Tangentopoli in poi.
Alcuni osservatori hanno parlato di giustizialismo, nei termini  di una vera e  propria persecuzione  di  alcune personalità politiche, come nel caso di  Berlusconi, specchiato democratico.  Altri invece hanno sottolineato il ruolo  sostitutivo  - in termini dotti suppletivo -   esercitato  dalla  magistratura  nei riguardi   una classe politica corrotta e incapace di  riformarsi e soprattutto di  contrastare  un  fuorilegge,   pericoloso per la democrazia,  come il Cavaliere. Insomma, parliamo di  interpretazioni totalmente divergenti.  
Tuttavia,  sorvolando sulle ragioni degli uni o degli altri,  la politica italiana, per un osservatore che, mettiamo, provenisse da Marte,  potrebbe apparire condizionata  non dalle  misure  votate  nelle  aule parlamentari, ma dalle sentenze giudiziarie.  Una situazione in principio “emergenziale”  che però  si protrae da più di venti anni. 
Si dirà,  ma la colpa è dei politici corrotti,  di Berlusconi che non  ha mai accettato di fare un passo indietro, di un’Italia che non funziona,  eccetera.  Anche.
Nonostante ciò,  nel protagonismo giudiziario (non troviamo altro termine), che secondo alcuni editorialisti sembra sempre accentuarsi in occasione degli appuntamenti elettorali,  sembra esserci qualcosa di politicamente  torbido.  E crediamo che per  intuirlo  non sia necessario provenire da Marte.  

Carlo Gambescia            

                                  

2 commenti: