sabato 4 aprile 2020

La lezione del Sud
Andiamo a passeggiare... 


Sembra che  al Sud,  Napoli, Bari, Palermo e in altre città, si esca di casa  senza preoccuparsi più di tanto del  Coronarivrus  e delle misure restrittive  prese dal Governo. Magari con la mascherina, perché non si sa mai... Però si esce...
In effetti,  i dati dell’Italia Meridionale  indicano che, nonostante le minacce politiche  di  una epidemia galoppante dei primi di marzo, a causa dei famosi "rientri a casa", il virus circola pochissimo: le cifre  dei positivi sono molto basse e di conseguenza la persone si cominciano a chiedere perché restare chiuse in casa. E, cosa non secondaria,  a comportarsi di conseguenza. Agire, insomma. Andare a passeggio...  
Cosa dire?  Certo,  al  Sud,  come fa la celebre canzone: “Basta ca ce sta 'o sole,/ca c'è rimasto 'o mare,/na nénna a core a core,/na canzone pe' cantá”.  Ma non è solo per  questo stereotipo (vero o falso che sia).  C’è dell’altro:  la verità sociale  si vendica sempre. 1  +  1 =  2. Non 3, come quasi sempre  impongono  i poteri pubblici.   
Gli uomini non sono stupidi nel valutare i propri interessi.  Gli uomini, senza bisogno di collegarsi fra di loro, adottano comportamenti che, misteriosamente,  valorizzano la vita sociale, magari perseguendo interessi diversi. Nel caso specifico: fumarsi una sigaretta in pace, prendere una boccata d’aria, salutare un amico, comprare e mangiarsi una mela, dare un’occhiata alle vetrine ora chiuse dei negozi, ma promettenti per i bei capi primaverili  o estivi che si intravedono tra le grate,  eccetera, eccetera. Vivere, in modo normale, certo con la mascherina, ma  secondo libertà:  la libertà di perseguire i propri interessi.
Ecco cos’è l’armonia nascosta del sociale. Altrimenti inspiegabile.  Qualcosa  che sorge dal basso, senza alcun progetto collettivo, se non la ricerca individuale della libertà, secondo le modalità personali più diverse. Qualcosa di insopprimibile  che va oltre la vita stessa dei singoli,  un misterioso meccanismo sociale,  una fame di libertà,  che nessun divieto potrà mai eliminare  completamente.  

È un segno di vitalità,  non di incoscienza, come invece si vuole far credere: perché, gli uomini non sono stupidi, sanno perfettamente che  1 + 1 = 2.  
Un segno di vitalità,   senza il quale la società, come insieme di liberi individui, mai potrebbe riprodursi, se non come  inquietante regno delle ombre,  dominio di burocrati che proclamano di sapere alla perfezione che cosa sia bene per ogni cittadino o meglio ancora suddito.
Per fortuna la dinamica sociale, che è dinamica di individui animati da un innato senso di libertà, si vendica sempre.  Anche attraverso una semplice passeggiata.   

Carlo Gambescia