mercoledì 2 agosto 2017

 Crisi venezuelana
E Papa Francesco che fa? Benedice Maduro
  


Mentre  in   Venezuela  il dittatore nazional-comunista  Nicólas Maduro arresta i capi dell’opposizione democratica e si prepara a sciogliere un Parlamento liberamente eletto,  in Vaticano nasce “la rete globale contro mafia e corruzione”.    Nel documento, anticipato dall’Ansa, si legge che

la Consulta sulla giustizia del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale costituirà "una rete a livello internazionale". "La Chiesa nel mondo è già una rete e per questo può e deve mettersi a servizio di tale intenzione con coraggio, decisione, trasparenza, spirito di collaborazione e creatività", si legge nel documento finale del summit. (…)   La Consulta "non si ridurrà a pie esortazioni, perché occorrono gesti concreti. L'impegno educativo esige, infatti, maestri credibili, anche nella Chiesa".  (1)


Perfetto.  E  su Maduro, il cui regime, antidemocratico e illiberale, rimane  quanto di più corrotto esista oggi sulla piazza latino-americana? Il Vaticano che intenzioni ha?  Sembra che per il momento,   Francesco continui a  guardare altrove…  Finora, a parte qualche letterina privata, il Papa "venuto dalla fine del mondo"   ha fatto pochino (2).
Diciamo la verità, Francesco professa, grosso modo,  le stesse idee populiste di Maduro. Sicché, inevitabilmente, scorge nella crisi venezuelana un conflitto tra  destra e sinistra: tra Maduro, dalla parte del popolo, e la borghesia conservatrice, nemica del popolo.  
E sbaglia.   In realtà, il voto di domenica, con circa  il sessanta per cento delle astensioni (una specie di Aventino elettorale) -  oltre naturalmente alle piazze affamate  che da tempo protestano  contro il regime -   indica che il conflitto è tra un aspirante dittatore,  con innegabili radici comunistoidi,  e un popolo democratico che, dalla destra  alla sinistra,  non vuole ripetere e  pagare gli errori (e orrori) di Fidel Castro e Allende.
E che fa Papa Francesco?  Si occupa della mafia siciliana.   Porre invece, subito, qualche domanda sui rapporti tra Maduro e  il narcotraffico,  no?
Un'ultima cosa, a proposito della melassa mediatica e populista in cui beatamente sguazza il Papa. Tutti ricorderanno la campagna di stampa, soprattutto in Italia,   mai completamente cessata, contro Giovani Paolo II,  quando "osò", come qualcuno scrisse,  stringere  la mano a Pinochet.  Su Francesco, che invece ha persino benedetto Maduro, silenzio totale.  Come su quello che sta accadendo in Venezuela. Vergogna.

Carlo Gambescia