lunedì 21 agosto 2017

La ricetta del “Fatto”:  medici e giudici contro il terrorismo
Così parlò il cretino collettivo



Si fa presto  a dire  cretino collettivo:  quello dell’uno vale uno; delle due torri se le sono buttate giù da soli; del se i terroristi ci investono con il furgone la colpa è del colonialismo, eccetera, eccetera.    Si dice che il cretino collettivo (quello che una volta era il più bravo del Bar Sport) sia un parto dei Social,  dove il parere individuale del primo analfabeta  funzionale, vince sempre a colpi di like collettivi.  Tocqueville, più nobilmente (era Conte), parlò di tirannia della maggioranza. Noi più umilmente,  di prevalenza del cretino.  
In realtà, come per l’uovo e la gallina (chi è nato prima?), i giornali “classici” hanno la loro bella responsabilità in questa  gara alla semplificazione idiota e  bugiarda degli eventi.  Insomma, il cretino targato Fb non è secondo al cretino con  tessera  dell'Ordine in tasca.  Purtroppo, così  stanno le cose. 
Un solo esempio:  il titolo di apertura del  “Fatto Quotidiano", fresco di stampa,  sul ragazzo di Napoli, morto per un caso di malasanità: “Antonio 26 anni: così si muore in Italia senza bisogno dell’Isis”.  Un portinaio, ovviamente  di nuova generazione ( quelli in guardiola davanti al Pc )  non  potrebbe dire meglio.
Tre cosette, da notare.
Uno,  il paragone populista (e semplicista), tra la burocrazia ospedaliera “che litiga”, come si legge nell’occhiello, e  un’organizzazione statuale,  politica, militare e terroristica. Roba da svitati di Facebook.
Due, far circolare l’idea,  falsa,  che  la guerra  jihadista  faccia meno morti degli ospedali italiani.  Roba da lunatici a cinque stelle. Che non ricordano i morti per malaria e denutrizione in Italia, ancora negli anni Cinquanta del Novecento.
Tre, l’idea più imbecille, ma sottile perché collegata sotto sotto alla linea editoriale  del  “Fatto” imperniata sul singhiozzo dell’uomo bianco, che se funzionassero gli ospedali, e quindi il fantomatico welfare state perfetto delle utopie socialistoidi, potremo accogliere tutti,   impedendo  al terrorista, con pensione e  sanità gratis,  di prenderci di mira.
Insomma, niente poliziotti e  soldati. Per battere  l’Islam che spara nel mucchio, basterebbe  schierare i medici del  servizio sanitario nazionale, opportunamente rieducati. Dai giudici. 
In definitiva, semplificazione per semplificazione (chi va con lo zoppo...),  per il “Fatto”, dovremmo affidare il destino dell' Occidente al giudice Woodcock... 
Così parlò il cretino collettivo.

Carlo Gambescia