Arma dei
Carabinieri (*)
Nucleo di
Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI
INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt.
266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, martedì 14 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. della procedura riservata n. 945/3, autorizzazione NATO n. 219/2a
[Operazione “FOLLOW UP” , N.d.V.] è stata intercettata in data 13/11/2017,
ore 16,25 la seguente conversazione telefonica tra le utenze 333.***, intestata
a FINZI MATTIA, SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO e 386***, intestata a MISTELLA
CLEMENTINO, SINDACO DI MALEVENTUM. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
MISTELLA CLEMENTINO:
“Buongiorno, Mattia. Hai voglia di fare due chiacchiere?”
FINZI MATTIA: “Ho voglia di
sapere chi sei.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sono
Mistella, Mattia.”
FINZI MATTIA: “Clementino?
Clementino Mistella?”
MISTELLA CLEMENTINO: “In
persona. Mistella il maneggione democristiano, Mistella l’artista della
clientela, Mistella il redivivo.”
FINZI MATTIA: “Allora sì, ho
voglia di fare due chiacchiere. Non ci siamo incontrati mai, ma mi interessi.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Mi
interessi anche tu, Mattia. Ti ho seguito molto, in questi anni.”
FINZI MATTIA: “Ah sì?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sì. Da
un canto non avevo niente da fare, dall’altro tu mi piaci. Mi piaci perché sei
un ragazzo modesto.”
FINZI MATTIA [ride]: “Modesto io?! Grazie, ma lo pensi
solo tu.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Lo
penso solo io perché gli altri non capiscono una minchia, scusa il francesismo.
Tu sei un ragazzo modesto, perché sai di non essere perfetto, impeccabile,
superiore. Sei come sei, e lo sai.”
FINZI MATTIA [pausa]: “E come sono?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sei
Pinocchio, Mattia, e quindi al tuo livello, sei forse l’ultimo politico
veramente italiano che ci sia in Italia. Il penultimo, va’. C’è anche Silvano
Bernasconi.”
FINZI MATTIA:
“Pinocchio…perché no…”
MISTELLA CLEMENTINO:
“Pinocchio, Pinocchio. Però così non ce la fai, a diventare un bambino in carne
ed ossa. Lo sai che queste elezioni le perderai, vero?”
FINZI MATTIA: “Lo dici tu.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Lo sai,
lo sai. E dopo? Dopo cosa farai?”
FINZI MATTIA: “Se perderò
continuerò a combattere. Tu mi dovresti capire, no? Sei rimasto nove anni in
castigo e non hai mollato.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Infatti
ti capisco benissimo. Ma vedi: un modo per trasformare la sconfitta in vittoria
c’è.”
FINZI MATTIA: “Sarebbe?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Finire
quel che hai cominciato, Mattia. Rottamare il PD.”
FINZI MATTIA: “E senza un
partito dove vado, scusa?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Perché,
con quel partito dove vai? Cos’è il PD, Mattia? Hanno messo insieme le due
parti più stupide della DC e del PCI, e l’hanno chiamato Partito Democratico,
che non vuol dire niente perché non siamo in America. Prova a mettere insieme
le due parti più intelligenti della DC e del PCI, e poi ne riparliamo. Tutta
un’altra musica.”
FINZI MATTIA: “E quali sarebbero le due parti
più intelligenti della DC e del PCI, secondo te?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Le
parti modeste, Mattia. Le parti che sanno di non essere perfette, impeccabili,
superiori. Le parti che sanno di essere italiane. Italiane, bugiarde e
simpatiche, come Pinocchio, come te.”
FINZI MATTIA: “Cioè mi dovrei
mettere con te?”
MISTELLA CLEMENTINO: “No: sono
io che mi devo mettere con te. Silvano ha 81 anni, Mattia, c’è un limite a
tutto, anche a lui.”
FINZI MATTIA: “E una volta
che ci siamo messi insieme cosa facciamo, Clementino?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Il meno
possibile, Mattia. Soprattutto, niente zelo. L’Italia è fragile, molto fragile.
Noi siamo l’imballaggio, ecco. Maneggiare con cura.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Tutto qua?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Tutto
qua. E’ un programma modesto, lo so. Vedi: se Pinocchio cade, non si rompe; se
si brucia i piedi, Geppetto gliene fa di nuovi. Ma quando il burattino si
trasforma in ragazzo…”
FINZI MATTIA: “E come lo
chiameresti questo imballaggio?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Italia democratica.”
FINZI MATTIA: “Senza cristiana?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Neanche
Dio è più cristiano, lo dice il Papa. Ti piace? Hai colto l’allusione?”
FINZI MATTIA: “Sì, mi piace
la cucina fusion. Vediamoci a pranzo,
uno di questi giorni.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Offri
tu.”
FINZI MATTIA: “Facciamo alla
romana.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Parole
sagge, Mattia, parole sagge.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...