lunedì 6 novembre 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 5 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. della procedura riservata n. 945/3, autorizzazione NATO n. 219/2a [Operazione “FOLLOW UP” , N.d.V.] è stata intercettata in data 04/11/2017, ore 16,25 la seguente conversazione telefonica tra le utenze 333.***, intestata a FINZI MATTIA, SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO e 356***, intestata a SENSINI FABIO. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]


FINZI MATTIA: “Fabio? Fabio devi venire qui, subito.”
SENSINI FABIO: “Non posso, lo sai che ho la riunione con…”
FINZI MATTIA: “Me ne frego della riunione, vieni qui subito!”
SENSINI FABIO [pausa]: “Va be’. Dove sei?”
FINZI MATTIA: “A Palermo.”
SENSINI FABIO: “Cosa ci fai a Palermo?! Per le elezioni?”
FINZI MATTIA: “Macché elezioni.”
SENSINI FABIO [pausa]: “Fammi vedere i voli…Ma se non è per le elezioni, per cosa…”
FINZI MATTIA: “Fabio, c’è un casino.”
SENSINI FABIO: “Come un casino? Che casino?”
FINZI MATTIA: “Ti spiego quando sei qui.”
SENSINI FABIO: “Dammi almeno un’idea che mi organizzo, a Palermo non ho ufficio, non ho nessuno…”
FINZI MATTIA [sottovoce] “Molestie.”
SENSINI FABIO [pausa]: “Come scusa?”
FINZI MATTIA: “Molestie.”
SENSINI FABIO: “Occazz…cos’hai fatto?”
FINZI MATTIA: “Niente ho fatto! Niente!”
SENSINI FABIO: “Come niente?! Se non mi dici le cose, come vuoi che…”
FINZI MATTIA: “Non ho fatto niente veramente! Niente, Fabio, niente!”
SENSINI FABIO [lunga pausa]: “Dai, raccontami tutto.”
FINZI MATTIA [lunga pausa]: “Sai quella tipa dell’ufficio stampa di Palermo?”
SENSINI FABIO [tra sé] “Cazzo no, no, no…” [a FINZI MATTIA] “Quella carina, mora, con due gran…”
FINZI MATTIA: “…quella. Marianna.”
SENSINI FABIO: “Marianna.”
FINZI MATTIA: “Eh. Non so se hai notato che scherzavamo, che eravamo in confidenza...”
SENSINI FABIO: “Sì. E poi?”
FINZI MATTIA: “La conoscevo già.”
SENSINI FABIO: “Ah. E poi?”
FINZI MATTIA: “E poi niente.”
SENSINI FABIO: “Insomma! E poi?”
FINZI MATTIA: “Poi niente: è prima.”
SENSINI FABIO: “Come prima?”
FINZI MATTIA: “Quindici anni fa.”
SENSINI FABIO: “Cioè quindici anni fa tu ci sei…”
FINZI MATTIA: “…sì.”
SENSINI FABIO: “E allora? Non eri neanche sposato, mi sembra.”
FINZI MATTIA: “No. E’ che…[pausa] Il posto all’ufficio stampa.”
SENSINI FABIO: “Gliel’hai fatto avere tu?”
FINZI MATTIA: “Sì.”
SENSINI FABIO: “Prima o dopo che ci sei stato?”
FINZI MATTIA: “Ma chi si ricorda, prima, dopo, durante…era disoccupata, le serviva un posto e gliel’ho fatto avere.”
SENSINI FABIO [pausa]: “Ci sono testimoni?”
FINZI MATTIA: “Hai voglia, lì a Palermo tutti. Sai quanto ho dovuto rompere per quel posto? Non ero mica segretario allora.”
SENSINI FABIO: “E adesso cosa vuole questa?”
FINZI MATTIA: “Un posto a Roma, sennò dice che l’ho molestata.”
SENSINI FABIO [pausa]: “E diamole il posto.”
FINZI MATTIA: “Sì, ma ti rendi conto che così non finisce più? Le dai il posto a Roma, poi te ne chiede uno migliore, poi vuole andare in parlamento, poi vuole diventare ministro…Fabio: questa è una cretina.”
SENSINI FABIO: “Cretina mica tanto, i suoi interessi li sa fare.”
FINZI MATTIA: “Ma non si può fare niente?”
SENSINI FABIO: “E cosa vuoi fare?”
FINZI MATTIA: “Ma, non so…magari…intimidirla?”
SENSINI FABIO: “Ma bravo, questa sì è una soluzione. Vuoi che chiediamo a Totò Riina?”
FINZI MATTIA: “Scherzi?”
SENSINI FABIO: “Vedi tu. Perché o la facciamo sparire, ma proprio sparire, o il posto glielo diamo.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Cioè devo farmi ricattare tutta la vita per qualche scopata di quindici anni fa?”
SENSINI FABIO: “Esatto. Devi farti ricattare tutta la vita per qualche scopata di quindici anni fa. Altrimenti…”
FINZI MATTIA: “…altrimenti?”
SENSINI FABIO: “Altrimenti fai outing. Dici che sei gay. I media parlano solo di quello, e la Marianna non se la fila più nessuno.”
FINZI MATTIA: “Ma io mica sono gay.”
SENSINI FABIO: “Cosa c’entra?”
FINZI MATTIA [pausa]: “Va be’ dai, trovale un posto.”
SENSINI FABIO: “E’ una parola. Comunque vedo di trovarlo.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Ma checcazzo…”
SENSINI FABIO: “Almeno valeva la pena?”
FINZI MATTIA: “La Marianna?”
SENSINI FABIO: “Eh.”
FINZI MATTIA: “E chi si ricorda…”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...