Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2015, lunedì 30 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO
“SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data 29/11/2015,
ore 11.23, una conversazione telefonica tra l’utenza di Stato n. 347***, in uso
a S.E. FINZI MATTIA , e l’utenza n. 338***, in uso all’AMBASCIATA DELLA
FEDERAZIONE RUSSA. Al telefono, il Presidente della Federazione Russa, S.E.
PUSKIN VLADIMIR. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Come stai, Mattia?”
S.E. FINZI MATTIA: “Vladimir, che piacere sentirti! Ma come
parli bene italiano…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Merito delle barzellette di Silvano.”
S.E. FINZI MATTIA: “La sai quella del missionario?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Dopo, se non ti spiace.”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo. A cosa devo il piacere?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Queste sanzioni, Mattia. Fanno male a
noi, fanno male a voi… quando pensi di fare qualcosa?”
S.E. FINZI MATTIA: “Lo so, lo so. Ma vedi, Vladimir…non è
facile. L’Europa…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “L’Europa, Mattia, sempre l’Europa…non
sta diventando un po’ una scusa, questa Europa?”
S.E. FINZI MATTIA: “L’Europa è un sogno, Vladimir, il nostro
sogno.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Piaceva anche a noi russi, sognare.
Abbiamo sognato settant’anni, ma poi ci siamo svegliati. Brutto risveglio,
Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè tu dici che l’Europa e il
comunismo…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Fuochino. Mattia, avete il nemico
alle porte di casa, anzi: dentro casa. Noi lo combattiamo anche per voi; ma
voi? Quando vi svegliate, voi? Almeno levateci le sanzioni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ti garantisco che sto facendo tutto il
possibile, per le sanzioni. Guarda, giusto venerdì scorso ne ho parlato con la Merkel …”
[pausa]
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “…e?”
S.E. FINZI MATTIA: “E ufficiosamente, ti posso dire che ci
siamo quasi.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Ufficiosamente.”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo, ufficiosamente.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Quasi.”
S.E. FINZI MATTIA: “Quasi.”
[pausa]
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Grazie, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma figurati! E’ interesse comune, no?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “La sai quella del difettuccio?”
S.E. FINZI MATTIA: “No. E’ di Silvano?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “No, è russa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Vai.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Una donna dice all’amica: ‘Io non
bevo, non fumo, non mi drogo e non ho mai tradito mio marito.’ ‘Ma che brava!’,
risponde l’amica. ‘E proprio non hai difetti?’ ‘Uno solo. Sono bugiarda.’ “
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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