Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2015, lunedì 9 novembre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione
NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data
08/11/2015, ore 02.34 antimeridiane, presso la Casa di Santa Maura, una conversazione intercorsa
tra S.S. SANCHO I e PERSONA IGNOTA. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
PERSONA IGNOTA: “Psss…sveglia!”
S.S. SANCHO I: “Eh? Eh? Chi
c’è?”
PERSONA IGNOTA: “Io.”
S.S. SANCHO I: “Io chi? Dove
sei?”
PERSONA IGNOTA: “Qua.”
S.S. SANCHO I [tra sé]: “E’ un sogno, questo è un
sogno…”
PERSONA IGNOTA: “Se
preferisci…”
S.S. SANCHO I [accende la luce, tra sé]: “Qua non c’è
nessuno…lo stress, dev’essere lo stress…”
PERSONA IGNOTA: “Ma sei
proprio de coccio, come si dice qua! Ti mandano il fulmine sul cupolone di San
Pietro, poi il gabbiano e il corvo che attaccano la colomba, e tu niente, non
fai una piega. Ti vengo a parlare in camera tua, e tu nisba. Cosa vuoi, la
raccomandata AR?”
S.S. SANCHO I: “Chi sei?”
PERSONA IGNOTA: “Finalmente!
Facciamo un passo avanti. Sono il professor Pareto.”
S.S. SANCHO I: “Chi?!”
PERSONA IGNOTA: “Pareto,
Vilfredo Pareto. Mi conosci?”
S.S. SANCHO I: “Il nome non
mi è nuovo…forse, ho letto qualcosa di tuo, tanto tempo fa…sei un sociologo,
no? Ma scusa, tu non sei…”
PERSONA IGNOTA: “…sono morto,
sì. Ero un sociologo, adesso come adesso ho altri impegni: sai, in Purgatorio
la sociologia non serve tanto.“
S.S. SANCHO I. “Ma tu non eri
quello che prendeva in giro la virtù? Non dicevi che Dio, fede, religione e
morale sono solo invenzioni per manipolare gli sciocchi? E non sei all’Inferno?”
PERSONA IGNOTA: “I virtuisti,
prego: prendevo in giro i virtuisti, tutt’altra cosa dalla virtù. Quanto al
resto, ammetto che dopo morto la verità delle cose mi ha fatto una grossa
sorpresa. Ma io la verità delle cose non l’ho temuta mai, anzi: l’ho sempre
cercata per guardarla bene in faccia. Ecco perché non sono all’Inferno.”
S.S. SANCHO I. “E perché sei
qui?”
PERSONA IGNOTA: “Viene un
angelo e mi fa: ‘Senta, prof. Pareto, ce lo fa un piacere?’ ‘Dipende,’ dico io
(non si sa mai, sono furbi come diavoli quelli). ‘Qui c’è il papa che riforma,
riforma, parla tanto, parla troppo, a volte senza pensare,…insomma: ha bisogno
di una lezioncina. Noi non ci sta a sentire perché siamo simbolici, dice lui…’
‘Come simbolici?!’ ribatto io. ‘Ma sì, un modo cortese per dire che non
esistiamo…’ E qua ci siamo fatti una risata; spiritoso l’angelo, alla mano.
Certo, era un angelo di bassa forza, gli angeli d’élite hanno tutt’altro stile,
ti mettono una soggezione…insomma, gli rispondo: “Mi scontate tre secoli e ci
vado.’ ‘Due’ contratta lui. ‘Mi volete sì o no?’ gli faccio io, a muso duro. E
lui molla: hanno questa cosa della bontà che un po’ li frega…”
S.S. SANCHO I: “Allora esistono
davvero?”
PERSONA IGNOTA: “Chi, gli
angeli? Certo, proprio tu me lo domandi? Comunque, la vuoi sentire o no la
lezioncina? Tanto per me è lo stesso, i tre secoli di sconto me li becco in
ogni caso.”
S.S. SANCHO I [pausa]: “Sì.”
PERSONA IGNOTA: “Bene. Vado
al punto, che di chiacchiere ne fai già tu parecchie. Visto che sei una persona
intelligente, ti faccio una lezione in tre assiomi: tu poi unisci i puntini da
solo. Sei pronto?”
S.S. SANCHO I: “E dai!”
PERSONA IGNOTA: “Così mi
piaci, reattivo! Allora, assioma uno: ‘Si può porre come norma generale che una
fede qualsiasi, quanto più procura di conciliarsi colla scienza, tanto più
rapidamente decade.’ Assioma due: ‘Si vede ora quanto sia grande
soggettivamente il valore del concetto dell'uguaglianza degli uomini, che
oggettivamente è nullo. Esso è il mezzo comunemente usato, specialmente ai
tempi nostri, per torre di mezzo un'aristocrazia e sostituirla con un'altra.’ Assioma
tre: ‘In Europa, dal medio evo sino verso il secolo XVIII, non era lecito di discorrere
delle religioni che non fossero la cristiana, se non come di funesti errori;
ora è sorta una religione umanitaria-democratica, e questa sola è vera e buona;
le altre, compresa la cristiana, sono false e perniciose’. E adesso datti da fare tu. Buon lavoro e buonanotte.
S.S. SANCHO I: “Professore!
Professore! [pausa] Può ripetere? Non
ho capito!”
Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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