Reminiscenze sociologiche
Che c'entra Gouldner
con i Doors?
Buongiorno a tutti! Oggi pagina autobiografica... Quando ho capito che la sociologia non può - anzi non deve - accontentarsi di risposte scontate? Quando negli anni Settanta lessi per la prima volta La crisi della sociologia di Alvin W. Gouldner (il Mulino 1972). Gouldner, nell'Introduzione, si chiedeva perché una canzone, all'epoca tra le più popolari, "Come on Baby, Light My Fire", da ode alla rivolta urbana, fosse divenuta "sigla musicale di uno slogan pubblicitario di una fabbrica di Detroit, cioè della stessa città di cui la canzone celebrava l'incendio".
Si tratta - si domandava - "di tolleranza repressiva oppure di qualcosa che non riusciamo a capire?" . Insomma, la lezione - in fondo semplice - era (ed è) di non accontentarsi mai delle risposte in voga e perciò scontate. E non importa, se apparentemente progressiste o conservatrici...
Carlo Gambescia
Qui un mio profilo di Gouldner: http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.it/2006/05/profili26-alvin-wardgouldner-httpweblog.html
Qui invece “Come on Baby, Light My Fire" nell’esecuzione dei Doors:
.
P.S. Qualche anno dopo un amico americano, di idee radicali, tutto arrabbiato, mi disse, quasi gridando, che Gouldner di quella canzone non aveva capito nulla, perché vi si parlava solo di sesso... Sex, sex, sex, just sex
Nessun commento:
Posta un commento