Ma Obama ha mai letto
una sola
pagina di Carl Schmitt o di Sun Tzu?
.
E così
sembra che Obama voglia lanciare le sue bombe sullo Yemen… Per distruggere le
basi di Al Qaeda…
Finirà con il solito buco nell’acqua. E in un senso preciso. Ci spieghiamo
subito.
Gli americani pare non abbiano capito che siamo di fronte a una “guerra
asimmetrica”. E per due ragioni
In primo luogo, gli Usa, ma anche l'intero Occidente, non hanno davanti un
nemico in grado di qualificarsi come contro-stato, con un suo territorio e un
suo popolo. Per dirla in sociologhese: gli Stati Uniti non hanno di fronte un
movimento sociale (partigiano) che punti a trasformarsi, una volta sconfitto il
nemico, in istituzione (stato-nazione), come nelle guerre di liberazione
nazionale del secolo scorso. Di conseguenza gli Stati Uniti non dispongono di
obiettivi precisi, da poter colpire militarmente in senso classico. Al Qaeda,
infatti, è una specie di fantasma. E, al massimo, può rappresentare una
comunità islamica sparsa per il mondo. E perciò, ripetiamo, resta un'entità
inattingibile, secondo una normale strategia militare.
In secondo luogo, l’enorme squilibrio di potenza tra gli Usa e Al Qaeda, si
traduce nell’impossibilità per il movimento terroristico di vincere, ma anche
nell’impossibilità di perdere. Perché, dal momento che Al Qaeda è destinato a
restare un “movimento” sociologicamente fantasmatico (né popolo, né territorio,
dotato però di un prolungamento militare ma ai limiti della
percettibilità-contabilità bellica...) sarà sempre più difficile, se non
impossibile, dare un nome, una volta per tutte, a vincitori e vinti.
Naturalmente, non diciamo nulla nuovo. Al presidente Obama e ai suoi
consiglieri, raffinati prodotti delle celebratissime università americane, sarebbe
bastato leggere, a suo tempo, qualche pagina della Teoria del partigiano di Carl Schmitt, per capire subito
che contro il fantasmatico “nemico islamico” i missili e non bastano, neppure
atomici. Ma serve la diplomazia: un'accurata politica di saggi contatti ed
eventuali accordi separati con i diversi stati islamici esistenti, in nome del
classico divide et impera. Ma
gli americani, nonstante le chiacchiere dei neocon,
non assomigliano affatto agli antichi Romani... Ma questa è un'altra storia.
Altrimenti si rischia di “sparare a casaccio” e di ritrovarsi sempre più
“infognati” in una guerra infinita, senza vincitori né vinti. Dove però il
nemico, per dirla con Sun Tzu, l’ ”odiata” Al Qaeda “ si assottiglierà più del
sottile, fino a rendersi priva di forma”. Diventando così, a differenza di
Obama e degli Stati Uniti, un'entità "gassosa" capace di arbitrare
non solo il proprio destino, ma purtroppo, anche quello dell' incolpevole
popolazione civile mondiale, e quindi non solo dell'Occidente.
Carlo Gambescia
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