Fausto Leali e il “neorealismo
musicale rosa”
.
Di Fausto Leali pochi ricordano La Bandiera di sole. Il testo è di Vito
Pallavicini, importante paroliere italiano (autore di Azzurro, ad esempio). La musica invece
di Fausto Leali. La canzone, presentata al Festival di San Remo del 1973, fu un
clamoroso insuccesso, soprattutto di pubblico. Così viene ricordata sul sito
ufficiale di Leali:
.
" 1973. Che sfortuna, le canzoni di
Fausto vengono apprezzate dalla commissione di Sanremo Ma molto meno dal grosso
pubblico, il brano era La Bandiera di sole trattava l’argomento utopico
della pace nel mondo, non era il Festival adatto!!!!! ".
.
Ora è possibile riascoltarla su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=_mat_8VTWOA .
Quel che colpisce è lo spiacevole contrasto tra l’arrangiamento in stile marcia
militare, dunque marziale, e il testo pacifista e "giovanilista", ma
di maniera ( "giovani armati solo di chitarre, ansiosi di morire in
blue-jeans..."). Addirittura odiosa la voce fuori campo, che evoca non
sentimenti di pace ma tetre atmosfere belliciste e americanorfe alla John
Wayne. Sempre godibile, nonostante tutto, la voce di Leali.
In un commento al video (Marjum3) si accenna
ai gusti musicali dello scoutismo ("Questa canzone l'ho cantata un sacco
di volte attorno ad un fuoco nei campi con il mio gruppo scout"). Spunto che meriterebbe un approfondimento...
Comunque sia, chi voglia “rifarsi la bocca”
e gustare un Fausto Leali al meglio, e soprattutto nel suo elemento, clicchi
qui: http://www.youtube.com/watch?v=Yf-qG62Z474 .
Buon ascolto a tutti!
Carlo Gambescia
.
Nessun commento:
Posta un commento