lunedì 19 maggio 2025

“Trilaterale” di Palazzo Chigi. Tu chiamala se vuoi… autopromozione

 


Al di là dei salamelecchi diplomatici, quanto può contare l’Italia nello scacchiere internazionale? Attenzione, in termini concreti di scambio, minaccia, decisione.

Si prenda la foto che ritrae Vance, Meloni, Von der Leyen, ieri a Roma, per l’intronizzazione del Papa, ritratti a colloquio intorno a un tavolo, tra i più brutti di Palazzo Chigi (un fungone marmoreo  Casamonica Style), rilanciata oggi dalla stampa organica alla destra, come prova del grande successo internazionale di Giorgia Meloni.

In realtà il microvertice, ribattezzato pomposamente “Trilaterale”, non è andato al di là di un breve scambio di opinioni, durato circa un’ora sullo stato delle cose tra Europa e Stati Uniti. Una fotografia concettuale dei problemi. Pure brutta.

Al suo termine è stata rilasciata una dichiarazione. Tuttavia, non si è trattato di un documento formale firmato da tutte le parti, ma piuttosto di comunicazioni coordinate: una fotocopia dei fatti. Come dicevamo, dello stato delle cose (*).

Commercio e dazi: le parti hanno espresso l’intenzione di avviare negoziati per un accordo commerciale equo e reciprocamente vantaggioso tra Stati Uniti e Unione Europea. Attualmente, gli Stati Uniti applicano tariffe del 25% su acciaio, alluminio e automobili europee, con la possibilità di ulteriori aumenti se i negoziati non porteranno a un accordo entro 90 giorni. Sai che scoperta…

Ucraina: I leader hanno sottolineato l’importanza di una pace giusta e duratura in Ucraina, riaffermando l’impegno congiunto per porre fine al conflitto. Mannò…

Energia e difesa: Von der Leyen ha annunciato la creazione di una commissione per gestire investimenti in difesa per 800 miliardi di euro in quattro anni, sottolineando che questo rafforzamento contribuirà anche alla NATO. Sai che notizia. La Grande Armée di Napoleone, quasi 700.000 soldati, che attraversa il fiume Niemen…

Inoltre, è stato discusso il rafforzamento della sicurezza energetica attraverso l’aumento delle esportazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti verso l’Italia. Libbra di carne per Trump.

Infine è stata accontentata la scalpitante Giorgia Meloni riconosciuta come mediatrice efficace tra Stati Uniti e Unione Europea. Anche la Meloni come Salvini ha il suo “ponte”…

In sintesi, l’incontro non ha segnato alcun passo avanti nelle relazioni transatlantiche, ma ha solo permesso l’autopromozione meloniana.

E qui torniamo alla domanda iniziale. In termini concreti di scambio, minaccia, decisione, l’Italia non è altro che una media potenza, priva di qualsiasi deterrente militare, che vive di moda e di turismo, senza una vera industria (auto e acciai speciali sono andati da un pezzo…), con un sistema di imprese medio-piccole che esportano armi, pezzi di ricambio, piastrelle, parmigiano, tappi, lacci per scarpe.

Chi possiamo minacciare? A chi possiamo promettere qualcosa in cambio di qualcos’altro? A chi può importare delle nostre decisioni? A nessuno.

La preminenza di Giorgia Meloni, nella strategia trumpiana, è dovuta alla diabolica idea del magnate di usare l’Italia come Cavallo di Troia per dividere l’Europa. Tutto qui. Quanto alla Von der Leyen, sopporta, perché portando la Meloni dalla sua parte (così spera), contrasterebbe il progetto divisivo trumpiano. Tutto qui.

Quel che deve essere chiaro è che non è l’Italia a menar la danza, ma Stati Uniti e Unione Europea. Si usa l’Italia, non ci si fa usare dall’Italia.

E Giorgia Meloni, che non è stupida, cioè sa di essere usata, sta al gioco. Per poter così utilizzare i suoi presunti “successi”, come quello di ieri, in chiave propagandistica, per rafforzarsi all’interno e primeggiare contro la sinistra al Muppet Show della politica italiana. Tutto qui.

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.dire.it/18-05-2025/1150798-video-meloni-ponte-tra-europa-e-usa-a-roma-il-trilaterale-con-vance-e-von-der-leyen/. E qui: https://www.governo.it/it/articolo/incontro-trilaterale-meloni-von-der-leyen-vance-palazzo-chigi-il-commento-alla-stampa-del .

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