Una Repubblica
fondata sulle spugne
Questa mattina
l’Italia ha scoperto che tra lavoratori dipendenti e datori di lavoro le
differenze di reddito sono minime. Non entriamo nel merito dei dati statistici.
Osserviamo solo che queste informazioni serviranno ad alimentare
altre divisioni e contrasti. Come se già non ce ne fossero a
sufficienza.
Resta però un fatto.
Gli italiani, oltre al gusto tutto particolare per le fazioni, hanno
un’altra caratteristica: sono porosi come spugne naturali. Di
conseguenza, divisioni e contrasti non sono mai risolutivi. Anche perché
al massimo, si ricorre… al classico colpo di… spugna. Per
ricominciare subito a darsele di santa ragione per qualche altro
motivo.
Per buttarla sul
sociologico: per un verso resta la forma conflitto, per l’altro ne
cambiano rapidamente i contenuti. Cosicché, se ci si passa l’espressione, gli
italiani litigano sempre tra di loro, senza sapere esattamente
perché. Spugne litigiose: siamo fatti così.
Si dirà che si
tratta di una sociologia dell’italiano troppo facile per essere
vera. Giusto. Del resto attribuire un carattere preciso ai popoli non è
cosa scientificamente corretta. E per il sociologo,
professionalmente attento ai mutamenti culturali, evocare una
costante "razziale" significa alzare bandiera bianca.
Però si deve anche onestamente prendere atto, solo per fare un
esempio, che nell’ ultimo conflitto mondiale britannici e tedeschi
(due popoli all’epoca sottoposti a regimi politici assai diversi)
sopportarono, stretti intorno alla bandiera, le bombe nemiche, dimostrando
scarsa o nulla "porosità". Mentre noi… lasciamo perdere…
Evidentemente, nel Dna collettivo degli italiani, per così dire, c’era e c’è qualcosa che non va.
Evidentemente, nel Dna collettivo degli italiani, per così dire, c’era e c’è qualcosa che non va.
Carlo Gambescia
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