malattia senile del nazionalismo
Che cos’è il
sovranismo? La malattia infantile del nazionalismo? No,
senile.
Sul piano filosofico
il nazionalismo è una forma di collettivismo, perché implica la
prevalenza del collettivo (la nazione) sul singolo (il cittadino).
Sul piano
sociologico, il collettivismo si trasforma nel dominio di pochi uomini (i
burocrati), con diritto di vita e di morte su molti (i
cittadini): si pensi alle non poche guerre in nome del “sacro
egoismo” patriottico.
Sul piano storico,
il nazionalismo, dopo le imberbi primavere ottocentesche, ha dato, in età
adulta, cattiva prova di sé. E le disastrose guerre del secolo
scorso, purtroppo, sono lì a provarlo.
Ora, il nazionalismo, in piena senilità - visto, di contro, lo storicamente giovane processo di unificazione pattizia europea - torna in scena mascherato da sovranismo. In pratica, si tratta di un passo indietro. Se ci si perdona la metafora, fin troppo abusata, siamo davanti a un vecchio, che dopo avene combinate in vita di tutti i colori, si illude, ormai decrepito, di poter tornare in fasce… E così ricominciare a far danni. Se tutto questo non è frutto di demenza senile …
Ora, il nazionalismo, in piena senilità - visto, di contro, lo storicamente giovane processo di unificazione pattizia europea - torna in scena mascherato da sovranismo. In pratica, si tratta di un passo indietro. Se ci si perdona la metafora, fin troppo abusata, siamo davanti a un vecchio, che dopo avene combinate in vita di tutti i colori, si illude, ormai decrepito, di poter tornare in fasce… E così ricominciare a far danni. Se tutto questo non è frutto di demenza senile …
Ciò però non
significa che il processo di unificazione, soprattutto nel modo in cui sta
avvenendo, non sia criticabile. Diciamo però che il rimedio scoperto
tra le anticaglie sepolte in soffitta e messo a nuovo - il
sovranismo - sembra essere della stessa pericolosa natura del
male che si pretende di curare: perché ci si vuole liberare dalla morsa
dei burocrati Ue cercando riparo nell'abbraccio mortifero delle burocrazie
nazionali.
Si
prenda ad esempio, il programma di “désendettement” del Front National
francese, forza politica, celebrata in Italia, soprattutto fra i rottami
della destra postmissina, come modello politico sovranista.
Selon les prévisions de mon plan de
désendettement 2013, l’objectif politique est d’apurer la dette publique en
douceur et sans saccage social de la population française, pour rétablir le
cercle vertueux et l’orthodoxie budgétaire.
Le défi technique est de viser en 2018
un retour à l’équilibre budgétaire (déficit zéro) et la résorption à l’horizon
2025 de 50 % environ du capital-dette initial (soit 30 % du PIB 2025). Cet
assainissement des finances publiques passera par l’utilisation de 3 leviers
principaux:
1/ Economies PROGRESSIVES sur les
mauvaises dépenses de budget entre 5 et 70 Milliards € / an (gel budget UE,
fraudes sociales, coût de la décentralisation, coût de l’immigration, gains du
non sauvetage de l’Euro et des aides aux états de la ZE , etc…);
2/ Monétisation par la Banque de
France pour un TOTAL de 100 Milliards € / an (5 % du PIB 2012) dont + 90
Milliards € / an pour générer des excédents budgétaires ventilés en:
* AMORTISSEMENT direct et progressif du capital-dette (stock) pour 45 Milliards € / an (2,5 % du PIB), qui consiste à stériliser une fraction de la dette
* REMBOURSEMENT de la charge de la dette imputé dans le budget (flux), pour 45 Milliards € / an (2,5 % du PIB), dégressif à partir de 2018;
* RELANCE économique: + 10 Milliards € / an imputés dans le budget, pour soutenir la réindustrialisation, l’emploi, l’activité,…la consommation et au final les recettes fiscales.
* AMORTISSEMENT direct et progressif du capital-dette (stock) pour 45 Milliards € / an (2,5 % du PIB), qui consiste à stériliser une fraction de la dette
* REMBOURSEMENT de la charge de la dette imputé dans le budget (flux), pour 45 Milliards € / an (2,5 % du PIB), dégressif à partir de 2018;
* RELANCE économique: + 10 Milliards € / an imputés dans le budget, pour soutenir la réindustrialisation, l’emploi, l’activité,…la consommation et au final les recettes fiscales.
3/ Une opération de « Francisation
ou nationalisation de la dette publique » défendu par exemple par
Jean-Michel Quatrepoint pour diversifier nos gisements de ressources
financières, par des incitations fiscales fortes à l’investissement des
Français, qui contribueront ainsi au refinancement de la dette souveraine, à
l’indépendance et à la solvabilité de l’état. Ce qui aura également l’avantage
de sécuriser l’épargne populaire. Volume attendu : 50 Milliards € / an.
Je précise qu’il n’est pas dans les
attributions habituelles d’un chef de l’Etat de gérer le budget des
collectivités locales, toutefois en ces temps de crise où l’insolvabilité est
générale, l’Etat est au final le garant en dernier ressort; en conséquence,
j’ai décidé d’introduire dans mon plan de désendettement 2013, le périmètre
global de la dette des administrations publiques françaises (ou « APu »): État,
administrations centrales, administrations de la Sécurité Sociale et administrations locales.
Già
a una rapida lettura risulta evidente che, nonostante la premessa di voler
ridurre il debito pubblico “ en douceur et sans
saccage social de la population française”, i tagli annui (punto 1)
non sono inferiori a quelli richiesti dalla Ue. E che, inoltre,
le operazioni di “monétisation” e “francisation” del debito (punti
2, 3 e Conclusioni, "Je précise..." ) assegnano un
potere enorme alla Banca di Francia e all’ Esecutivo. Di qui, una
burocratizzazione - altro che democrazia nazionale.... - ancora più accentuata
a danno dei cittadini, sulle cui spalle - per la famosa serie,
pardon, "il cetriolo"... - ricadrebbe economicamente
la conversione forzosa del debito (punto 2). Che poi i burocrati
battano bandiera francese, italiana, eccetera, sembra una ben magra
consolazione.
Che differenza c'è , ripetiamo, tra l'asservimento del cittadino alle burocrazie nazionali o europee?
Che differenza c'è , ripetiamo, tra l'asservimento del cittadino alle burocrazie nazionali o europee?
Carlo Gambescia
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