mercoledì 23 ottobre 2013


Spionaggio NSA
Non solo privacy





C’ è sempre il lato comico, anche nelle questioni più  serie. Un esempio sfolgorante  di comicità involontaria è rappresentato dalla lettera   del Garante della Privacy, Antonello Soro,  al Presidente Letta. Che qui in parte riproduciamo.

«Il problema delle attività di spionaggio della NSA rende indispensabile che il Governo accerti se la raccolta, l'utilizzo e la conservazione di informazioni relative alle comunicazioni telefoniche e telematiche abbia coinvolto anche i cittadini italiani […]. Appare [perciò] quanto mai urgente predisporre efficaci strumenti di protezione dei dati personali e dei sistemi utilizzati per finalità di polizia e giustizia, anche nella consapevolezza dell'obiettivo europeo di rinforzare gli strumenti di cooperazione e scambio di dati ».   

Capito? Il  problema  principale  sarebbe  la   privacy dei cittadini… L' individualismo protettivo  di Soro, come di tanti altri moralisti, è semplicemente  ridicolo.  Perché il punto non è  (o comunque non solo)  la libertà  di telefonare senza essere intercettati,  tra l’altro, già violatissima sul piano interno,  ma quello di chiedersi perché   l’Italia,  rendendo la pariglia agli Stati Uniti, non  ficcasse il naso nelle reti telefoniche più calde di Washington.  E lo stesso discorso può  valere  per gli altri “intercettati” europei e per l’Ue nel suo insieme.
Probabilmente,  ciò è  accaduto  per ragioni tecnologiche. Anzi, "anche" per ragioni tecnologiche. Perché la causa  di fondo va ricercata in altro fattore: la totale assenza  di volontà politica.  

Attenzione:  non stiamo  cadendo nell’antiamericanismo a buon mercato. Come la storia insegna, si può essere alleati e spiati al tempo stesso.  Ogni  stato che si rispetti deve diffidare di tutto e tutti,  senza naturalmente  tirare troppo la corda.  Ad esempio,  durante la “Guerra Fredda”,  perfino  USA e URSS, che pure alleati non erano  si scambiavano  spie catturate e  informazioni utili contro “interlocutori” scomodi o nemici comuni.  Per quale ragione? Perché  erano due  potenze militari, cui la volontà politica non difettava. E per tale ragione, costrette a  trattarsi alla pari.  L’esatto contrario di ciò che oggi sono, rispetto agli Stati Uniti,   Italia, Francia, Unione Europea. Di qui, l'assenza di considerazione, eccetera eccetera...    

Carlo Gambescia

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