I nonni del “Corriere della Sera”
Il “Corriere della Sera” è il capofila della lotta a
gerontocrazia e caste. E con che passione! Non c’è giorno che dalle
sue pagine non si inviti questo o quel politico, dalle sessanta
primavere in su, a spogliarsi, come si diceva un tempo, del
laticlavio per dedicarsi al giardinaggio e fare largo ai giovani.
Ma il “Corriere della Sera” è anagraficamente in
sintonia con la sua battaglia morale? Oppure predica bene e razzola male?
Diciamo che siamo davanti all’ennesimo "armiamoci e partite"…
Perché se si dà solo uno sguardo all' età
delle sue “firme”, il vertice di ogni
giornale, si scopre che i nonni abbondano. Altro che lotta alla gerontocrazia...
Provare per credere ( http://www.corriere.it/opinioni/
):
- Giovanni Sartori (1924): 88 (*)
- Sergio Romano (1929): 83
- Piero Ostellino (1935): 77
- Claudio Magris (1939): 73
- Ernesto Galli della Loggia (1942): 70
- Angelo Panebianco (1948): 64
- Francesco Giavazzi (1949): 63
- Dario Di Vico (1952): 60
- Ferruccio de Bortoli (1953): 59
- Massimo Gaggi (1953): 59
- Lucrezia Reichlin (1954): 58
- Massimo Franco (1954): 58
- Pierluigi Battista (1955): 57
- Alberto Alesina (1957): 55
- Francesco Verderami (1962): 50.
- Sergio Romano (1929): 83
- Piero Ostellino (1935): 77
- Claudio Magris (1939): 73
- Ernesto Galli della Loggia (1942): 70
- Angelo Panebianco (1948): 64
- Francesco Giavazzi (1949): 63
- Dario Di Vico (1952): 60
- Ferruccio de Bortoli (1953): 59
- Massimo Gaggi (1953): 59
- Lucrezia Reichlin (1954): 58
- Massimo Franco (1954): 58
- Pierluigi Battista (1955): 57
- Alberto Alesina (1957): 55
- Francesco Verderami (1962): 50.
Il più “giovane”, Verderami, viaggia sui cinquanta…. La
media è di anni 64, 93. E abbiamo escluso dai calcoli
l'ottantatreenne Francesco Alberoni (1929), passato
a “ il Giornale” nel 2011. Una curiosità: i due giornalisti
anticasta per eccellenza Sergio Rizzo (1956) e Gian Antonio Stella (1953) hanno
rispettivamente 56 e 59 anni. Proprio giovanissimi non sono…
Concludendo, il top level giornalistico
del “Corriere della Sera”, nonostante i proclami
antigerontocratici. sembra essere in perfetta linea (statistica) con le
altre gerontocrazie italiane, tutte saldamente
insediate, come provano le indagini condotte da
Carlo Carboni ( Élite classi dirigenti in Italia). Infatti, dai suoi
studi sulla banca dati del Who’s who , che riduce a 5500 i personaggi di spicco
italiani in tutti i campi, giornalismo incluso, risulta «che i quattro
quinti dei potenti over 60 erano presenti già a partire, come minimo, dal 1998,
mentre si riscontra una percentuale pressoché dimezzata fra coloro che avevano
nel 2004 massimo 40 anni». Ciò significa che «si entra quindi tardi nell’élite
(da quarantenni o molto più spesso da cinquantenni), ma vi si resta fino a
tarda età».
Carlo Gambescia
(*) Fonti: Wikipedia, a eccezione di Francesco Verderami (http://www.laltracalabria.it/albo-celebrita.htm ).
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