Giudici "dei" terremoti...
Perfetto, ora i giudici sanciscono anche la prevedibilità
obbligatoria dei terremoti. La sentenza dell’Aquila - certo, di primo grado -
rappresenta probabilmente il punto d’arrivo della Repubblica Italiana dei
Tecnici. Frutto certamente di un vuoto politico, apertosi nel 1992 con processi
di Tangentopoli, e di cui la sinistra non ha saputo profittare costruendo una
seria alternativa di governo. Quanto alla destra è preferibile stendere un velo
pietoso.
Quindi perché meravigliarsi dell'ascesa dei tecnici?
Il potere - è noto - non ammette vuoti. E così in Italia è stato raccolto, anzi
raccattato, dai tecnici: economisti e giudici. I secondi, in fondo,
non sono che tecnici del diritto… Che in questo caso - ecco il lato tragicomico
-. hanno giudicato e condannato a sei anni di reclusione altri...
tecnici. Come dire: esperti del diritto
contro esperti tout court. Infatti, come recita la
sentenza, i membri della Commissione Grandi Rischi, riunitasi
il 31 marzo 2009, sarebbero colpevoli di «non aver
allertato, anzi di aver minimizzato i rischi del terremoto. Sisma che poi
arrivò» ( http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/22/Terremoto-Aquila-oggi-sentenza_7670171.html
). Insomma, cattivi scienziati... Almeno secondo
altri scienziati... del diritto... In sintesi: Scienze
giuridiche 1 - Scienze geologiche 0. Con i politici in tribuna
a fare la ola, secondo le convenienze.
Una curiosità. Parliamo di giudici , che come
associazione magistrati, sono tuttora contrari a pagare "in
contanti" per i propri errori. E che invece hanno
dichiarato la Presidenza
del Consiglio - all'epoca in carica c'era Berlusconi noto
sostenitore della r.c. dei magistrati - responsabile
civile per la morte di 29 persone. Piccola vendetta postuma ?
Mah... Fatto sta che Palazzo Chigi «dovrà provvedere, in solido con
i sette condannati, al risarcimento dei familiari delle vittime e del Comune
dell' Aquila, parti civili nel processo» concorrendo «con gli imputati, anche
al pagamento di oltre 7 milioni provvisionali esecutive». E in
concreto chi pagherà ? Di sicuro, noi.
Un consiglio alla sinistra però: eviti di salire sul
carrozzone giudiziario di coloro che difendono una sentenza semplicemente
aberrante. Dove in pratica si punisce il non aver saputo prevedere
il giorno, l’ora, il minuto, il secondo in cui doveva - attenzione non poteva -
avvenire il terremoto.
Carlo Gambescia
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