lunedì 7 novembre 2016

Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 7 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 06/11/2016, ore 10.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
 [omissis]




SENSINI FABIO: “Ho ricevuto gli ultimi sondaggi, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “E…?”
SENSINI FABIO: “E allora andiamo male. Il NO è sempre in testa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, va be’. E le elezioni?”
SENSINI FABIO: “Che elezioni?!”
S.E. FINZI MATTIA: “Sveglia! Le elezioni americane!”
SENSINI FABIO: “Ah. Ho ricevuto i sondaggi anche per quelle.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come va?”
SENSINI FABIO: “Va che non lo sa nessuno, Mattia. Dice che Hillary se vince, vince perché ha la macchina del partito che porta i vecchi a votare. Solo che…”
S.E. FINZI MATTIA: “…solo che?”
SENSINI FABIO: “Solo che i volontari sono quasi tutti ragazzi, molti stavano per Sanders e Hillary la odiano.”
[PAUSA]
S.E. FINZI MATTIA: “Tu lo sai che se perdiamo il referendum e Hillary non vince abbiamo i giorni contati, vero?”
SENSINI FABIO: “Be’, non è detto, ci sono…”
S.E. FINZI MATTIA: “Gli americani fanno così, Fabio. Chi vince ci mette i suoi. Noi poi ci siamo sbilanciati, abbiamo esagerato con Hillary…’Go Hillary’ in prima pagina sull’Unità, chi è stato il genio? Perché non mi ha chiesto niente nessuno?”
SENSINI FABIO: “Ma vuoi che ti chiediamo il permesso per tutto? E’ impossibile!”
S.E. FINZI MATTIA: “E adesso quell’altro, Gentilini…che mi fa il tifo per Hillary a reti unificate, che parla male di Trump…bel Ministro degli Esteri, e se vince quell’altro? Cosa gli diciamo a quello? Gli offriamo un trapianto di capelli?”
SENSINI FABIO: “Secondo me esageri, Mattia. Se anche vincesse Trump, sai che gatte da pelare ha? Neanche ci pensa a noi.”
S.E. FINZI MATTIA: “Infatti, Fabio, infatti: il punto è questo, che a noi non ci pensa. Senza gli americani dietro, cosa le dico alla Merkel? Quelli cominciano con le letterine della BCE, Fabio, mi fanno fare la fine di…”
SENSINI FABIO: “Ma no, ma no, Mattia. Avranno sempre bisogno di noi, gli americani.”
S.E. FINZI MATTIA: “Di noi chi?”
SENSINI FABIO: “Dell’Italia, avranno sempre bisogno dell’Italia.”
S.E. FINZI MATTIA: “E di me? Avranno sempre bisogno di me?”
SENSINI FABIO: “Sei il meglio che hanno, il meglio che c’è, Mattia. Lo sai tu, lo sanno loro.”
S.E. FINZI MATTIA [PAUSA]: “Dici?”
SENSINI FABIO: “Ma certo. [PAUSA] Stai sereno.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come hai dettoooo?!”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...

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