Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 7 novembre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 06/11/2016, ore 10.37,
l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di
Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei
Ministri, e 347***, in dotazione a
SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.
Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione
summenzionata:
[omissis]
SENSINI FABIO: “Ho ricevuto
gli ultimi sondaggi, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “E…?”
SENSINI FABIO: “E allora
andiamo male. Il NO è sempre in testa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, va
be’. E le elezioni?”
SENSINI FABIO: “Che
elezioni?!”
S.E. FINZI MATTIA: “Sveglia!
Le elezioni americane!”
SENSINI FABIO: “Ah. Ho
ricevuto i sondaggi anche per quelle.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come va?”
SENSINI FABIO: “Va che non lo
sa nessuno, Mattia. Dice che Hillary se vince, vince perché ha la macchina del
partito che porta i vecchi a votare. Solo che…”
S.E. FINZI MATTIA: “…solo
che?”
SENSINI FABIO: “Solo che i
volontari sono quasi tutti ragazzi, molti stavano per Sanders e Hillary la
odiano.”
[PAUSA]
S.E. FINZI MATTIA: “Tu lo sai
che se perdiamo il referendum e Hillary non vince abbiamo i giorni contati,
vero?”
SENSINI FABIO: “Be’, non è
detto, ci sono…”
S.E. FINZI MATTIA: “Gli
americani fanno così, Fabio. Chi vince ci mette i suoi. Noi poi ci siamo
sbilanciati, abbiamo esagerato con Hillary…’Go Hillary’ in prima pagina sull’Unità,
chi è stato il genio? Perché non mi ha chiesto niente nessuno?”
SENSINI FABIO: “Ma vuoi che
ti chiediamo il permesso per tutto? E’ impossibile!”
S.E. FINZI MATTIA: “E adesso
quell’altro, Gentilini…che mi fa il tifo per Hillary a reti unificate, che parla
male di Trump…bel Ministro degli Esteri, e se vince quell’altro? Cosa gli
diciamo a quello? Gli offriamo un trapianto di capelli?”
SENSINI FABIO: “Secondo me
esageri, Mattia. Se anche vincesse Trump, sai che gatte da pelare ha? Neanche
ci pensa a noi.”
S.E. FINZI MATTIA: “Infatti,
Fabio, infatti: il punto è questo, che a noi non ci pensa. Senza gli americani
dietro, cosa le dico alla Merkel? Quelli cominciano con le letterine della BCE,
Fabio, mi fanno fare la fine di…”
SENSINI FABIO: “Ma no, ma no,
Mattia. Avranno sempre bisogno di noi, gli americani.”
S.E. FINZI MATTIA: “Di noi
chi?”
SENSINI FABIO: “Dell’Italia,
avranno sempre bisogno dell’Italia.”
S.E. FINZI MATTIA: “E di me?
Avranno sempre bisogno di me?”
SENSINI FABIO: “Sei il meglio
che hanno, il meglio che c’è, Mattia. Lo sai tu, lo sanno loro.”
S.E. FINZI MATTIA [PAUSA]: “Dici?”
SENSINI FABIO: “Ma certo. [PAUSA] Stai sereno.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come hai
dettoooo?!”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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