Prima riflessione. Il sisma in Emilia, il secondo in pochi
giorni, ha provocato il crollo di numerosi capannoni e campanili.
Sotto le macerie sono morti alcuni generosi operai e dirigenti
tornati al lavoro. Ma è anche scomparso un parroco, altrettanto
coraggioso, mentre tentava di recuperare una Madonnina.
Quale simbolo migliore di quella Bassa, operosa, religiosa e
solidale, immortalata dal grande Giovanni Guareschi, il
padre di Don Camillo e del sindaco comunista Peppone? Una
bella Italia che non si piange addosso e che onora la Repubblica.
Seconda riflessione. Si parla di sospendere la parata
militare del 2 Giugno per destinare i fondi ai terremotati...
Che bella trovata! Che c’entra la parata militare con il
terremoto? Mica siamo repubblicani per caso? Se esiste una
tradizione, quella della sfilata del 2 Giugno, con le
Tre Armi a simbolizzare la Resistenza armata (non
"infiorata") e l’Unità Repubblicana, va rispettata a
prescindere dalle questioni economiche o contigenti (anche tristemente
contingenti...). Altrimenti che tradizione è? A intermittenza
ideologica? Anche questo è un simbolo, però negativo, della
disunione italiana. Immortalato da Ernesto Galli della Loggia in un
notevole saggio storico: La
Morte della patria . Un brutta Italia piagnona che, per
dirla fuori dai denti, disonora la Repubblica.
Concludendo, anche dai terremoti si può imparare...
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