Pomigliano d'Arco
La svolta, secondo Gianfranco Fini
Il piano per la ristrutturazione dello stabilimento prevede per un verso l'
investimento di 700 milioni di euro nel biennio 2010-11 rivolto alla produzione
della futura Panda (uscita prevista 2011). Inoltre, a regime, lo stabilimento
campano, secondo il piano Fiat dovrà produrre 270mila automobili all'anno ,
rispetto alle 35mila del 2009. Un vero tour
de force produttivo (quasi) da "capitalismo" cinese ... Ma era
proprio necessario fissare parametri così alti? Perché tutto deve essere
rapportato alla pura competitività? Se le cose stanno così, perché parlare,
come fanno di continuo il Governo e Tremonti, di capitalismo sociale di
mercato? Qui sembra prevalere solo il capitalismo. Dov'è il "sociale"? Comunque, vedremo.
Interessante, dal punto di vista della psicologia del perfetto cretino politico, la seguente dichiarazione di Gianfranco Fini:
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"Cosa ha chiesto Marchionne? Solo più
turni di lavoro e di combattere l'assenteismo". Così il presidente della
Camera, Gianfranco Fini, nel corso di un'intervista pubblica a Benevento, ha
commentato il piano di rilancio della Fiat per lo stabilimento di Pomigliano
d'Arco. Se agli operai fosse stato detto "di rinunciare ai vostri diritti
per avere il lavoro, io avrei detto di no", ha aggiunto Fini, ribadendo
che non è "stato questo l'approccio. Anzi è stato un approccio che
riecheggia un appello alla concordia tra capitale e lavoro che fa parte della
cultura politica del secolo scorso della dottrina sociale della Chiesa". (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/06/14/visualizza_new.html_1822575127.html ).
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Capito, "dottrina sociale dell Chiesa"...
"Concordia tra capitale e lavoro"...
Carlo Gambescia
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