“Dal primo gennaio il tetto sul contante scende a 1.000 euro. Ora ci saranno quelli che dicono che gli anziani non potranno più andare a far spesa al mercato (con solo 1.000 euro?). Non sarà la mossa decisiva per ridurre l’evasione fiscale, ma è un segnale positivo”.
Così, ironicamente, Carlo Cottarelli (*) .
Ironia fuori luogo. In realtà, non ci si rende conto che è in gioco un principio di libertà. Quello di decidere, liberamente, cosa fare con il proprio denaro.
Si dice però che solo in questo modo, tracciando i pagamenti, si può contrastare l’evasione fiscale e addirittura la mafia.
Il ragionamento è il seguente: dal momento che i tributi sono percepiti dallo stato per fornire servizi sociali ai cittadini, coloro che si rifiutano di pagare le tasse sono cattivi cittadini o mafiosi che trafficano, eccetera, eccetera.
Di qui, una legislazione punitiva, che giunge fino alla limitazione dell’uso del contante.
Ora, se lo spirito di libertà, per così dire, fosse ancora vivo e lottasse insieme a noi, la gente si ribellerebbe, perché una tesi del genere è inconsistente: 1) lo stato non è in grado di offrire alcun servizio; 2) la mafia si combatte con l’antiproibizionismo e le privatizzazioni, cacciando fuori a calci lo stato dall’economia, primo agente corruttivo e concussivo.
E invece, vince la passività più completa, il masochismo politicamente organizzato. Anzi, ancora peggio, trionfa l’ideologia penalistica del Welfare state. Di uno stato, dio mortale, che pretende di sapere ciò che è bene per ogni cittadino.
Un codardo silenzio collettivo che permette a Cottarelli, classico burocrate dei numeri, che potrebbe servire qualsiasi regime, escluso quello liberale, di fare ironia, su un grande principio di libertà.
Così oggi vanno le cose. Che tristezza.
Carlo Gambescia
(*) Qui: https://www.agi.it/economia/news/2021-12-27/primo-gennaio-contanti-tetto-scende-mille-euro-15044707/ .
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