giovedì 11 ottobre 2018

Giano Accame e i populisti
L’ospite sgradito





Lo storico  Giuseppe Parlato nel suo libro sulla secessione di Democrazia Nazionale  sottolinea quel che si potrebbe chiamare  il “tema dell’irrilevanza” (*). La tesi  è la seguente:  Democrazia Nazionale? A destra, nel mondo neofascista (e postfascista),  non se n' è parlato né se ne parla, perché la si giudica frutto velenoso di un imperdonabile tradimento,  opera di un pugno di scismatici e reietti  non degni di appartenere alla comunità dei fedeli.  A sinistra, il disinteresse, da sempre,  verso tutto ciò  che non fosse terrorismo neofascista, pistole, bombe e mitra, non  ha mai consentito, in termini di vero e proprio interdetto storiografico, di ricondurre nell'alveo della storia della Repubblica  la storia  del Movimento  Sociale.  Figurarsi perciò  quella di un micropartito, scomparso quasi subito. 

Nota Parlato: “ Chi scrive ha avuto da alcuni personaggi d’area ex missina il consiglio di non occuparsi di questa vicenda;  e non già perché costoro volessero occultare qualcosa o temessero l’emergere di verità scomode e imbarazzanti. Da parte loro vi era invece un ammirevole candore nel sottolineare come uno studioso non dovesse perdere tempo ad occuparsi di questa vicenda perché tutto quello che c’era da dire era stato detto e bastava il giudizio morale per chiudere il discorso e non parlarne più” (p. 17).
Parlato prova che il vero movente non fu l’ormai leggendario oro democristiano, ma un serio e  complesso  processo di mutazione politica, e probabilmente - riteniamo -  anche antropologico-culturale,  che coinvolse  non pochi dirigenti neofascisti. "Fascisti in democrazia" che si ponevano a proposito del problema storico-politico del fascismo, la questione di  come conciliarlo con le istituzioni della democrazia rappresentativa, andando però oltre la pura esemplice  mimesi istituzionale, dunque concettualmente.  
La  Fiamma dimezzata è un ottimo  libro,  che, tra le altre cose,  conferma  che Giano Accame,  “aderì”   a   "Democrazia Nazionale come consulente per la parte economica" (p. 17).  Il che  getta   fasci di  luce  su quella retorica della transigenza  -  come  consapevolezza  di una destra che doveva parlare e interagire con  il mondo -  che ha  contraddistinto il pensiero di Giano Accame, da noi approfondito in un  libro recente.
E qui, vengo alle dolenti note. Personali (ma fino a un certo punto...).  Perché, da parte della stessa  destra, che, come riferisce Parlato,  sconsigliò di scrivere un libro su Democrazia Nazionale,  ho dovuto rilevare la stessa disattenzione nei riguardi del mio saggio. Che, sia detto per inciso, è, in assoluto, il primo libro, dedicato a Giano Accame, a quasi dieci anni dalla morte.  Praticamente,  Retorica della transigenza  non è stato recensito, a parte una singola e lodevole  eccezione, da  nessun  giornale, rivista, sito fascista,  neofascista o postfascista.  Sul libro - fortunatamente,  solo  a destra - è scesa, la classica coltre di silenzio.

Forse, mi sono chiesto,  perché su  Accame, scrittore, giornalista  e storico, libero e indipendente, pesava e  pesa ancora l’anatema contro Democrazia Nazionale? Eppure negli anni Novanta, in vari e densi libri,   pubblicati da una intelligente casa editrice di destra,  egli  tratteggiò con acume  e grande libertà di giudizio le linee guida di una Destra Sociale, rispettosa delle regole mercato  e  attenta  a quelle della democrazia rappresentativa. Eppure, è così. Giano Accame  resta per la destra una specie di ospite,  per giunta sgradito.
Pertanto, sorprende fino  a un certo punto, vedere Giorgia Meloni accanto a Steve Bannon,  dunque  con un altro ospite, invece molto gradito:  felice come  una Barbie a fianco  del suo Ken.  In effetti, Giano Accame come uomo e come scrittore  era l’esatto contrario dello pseudo-intellettuale populista da strapazzo,  con la bava alla bocca.   
Cose che ho regolarmente scritto nel mio libro: per carità, opera di un sociologo non di uno storico.  Tuttavia,  Retorica della transigenza   ha dato  fastidio, a prescindere.  A una destra forcaiola  che del populismo  sembra aver  fatto il suo  nuovo feticcio.  
Auguri.

Carlo Gambescia         

 (*) G. Parlato, La Fiamma dimezzata.  Almirante e la scissione di Democrazia Nazionale, Luni editrice, Milano, 2017  . Il libro  si  può acquistare qui:   https://www.lunieditrice.com/LA-FIAMMA-DIMEZZATA  . Si veda, sulla stessa pagina web  la  rassegna stampa, a dir poco stringata,  e in particolare le due recensioni, due recensioni due, più un'intervista, riservate all' eccellente  libro di Parlato dalla stampa postfascista, dove sembra prevalere, per la serie tutti i salmi finiscono in gloria, il patriottismo di partito in favore di Almirante...