Il Centrosinistra non taglierà mai le tasse
Questione di Dna
L'antefatto. La settimana scorsa, prima
della sconfitta referendaria, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni aveva
chiesto «coraggio» al Governo e « più soldi a famiglie, lavoratori e piccole
medie imprese». E Tremonti, a stretto giro di posta, aveva risposto picche o
quasi: « Non è un problema di posizione personale, ho le idee chiarissime. Ma
non si può andare al bar, dire “da bere per tutti” e alla domanda “chi paga?”
rispondere “pagate voi” . Sono tentato di dire vi faccio la riforma e voi mi
trovate 80 miliardi ».
Del resto, come sanno i tecnici, una riforma fiscale, a far tempo da
Diocleziano, implica un iniziale calo delle entrate e una redistribuzione del
carico fiscale. Insomma, qualcuno deve sempre pagarla. Una riforma del fisco,
come saggiamente insegnava Luigi Einaudi, non è mai a costo zero.
Perciò, come non dare ragione, una tantum,
a Giulio-Mani-di Forbice? Volete la riforma, allora trovatemi 80 miliardi…
Infatti, il ragionamento, in fondo, è semplice: se per un verso è autentica la
necessità di aumentare le entrate di famiglie e lavoratori, per l’altro il
momento non è del tutto propizio. Poiché i salari, stante il ristagno
produttivo, non possono aumentare, mentre le tasse, non possono diminuire, pena
il tracollo finanziario dello Stato.
Diciamo la verità, dopo la sconfitta di domenica, l’appello di Maroni suona
ancora più minaccioso. Probabilmente c'è preoccupazione in tutta la Lega per il dopo-Berlusconi e
per possibili elezioni anticipate. Di conseguenza, proprio ieri Tremonti,
invertendo la rotta, ha parlato di introdurre tre aliquote bla bla… Quando si
dice il caso... Puro gioco delle parti ? Mah... Comunque sia, come dice il
saggio, chi vivrà vedrà.
Però c’è anche un problema di fondo: il prossimo Governo, a prescindere dal suo
colore politico, si troverà alle prese con gli stessi problemi. Detto questo,
va però segnalata una differenza di fondo tra Centrodestra e Centrosinistra.
Quale? Se Tremonti non ha aumentato né diminuito le tasse, un futuro Ministro
dell’Economia di Centrosinistra, non solo non le diminuirà, ma, di sicuro, le
aumenterà , magari introducendo la tassa patrimoniale.
Fantascienza della finanze? Sì e no. Perché se è vero che un Monti, Ministro
all’Economia di un Governo Bersani, si guarderebbe bene dal varare la
patrimoniale, per contro è altrettanto vero che un Ministro di matrice
vendoliana non ci penserebbe due volte. Del resto, al voto, se si andrà, il
Centrosinistra si presenterà compatto, con dentro tutti: da un Casini titubante
come una finta verginella a un Vendola deciso a presentare il conto. Certo,
quanto potrebbe durare un Governo del genere? Poco. Magari giusto il tempo di
aumentare le tasse. Perché, mai scordarlo, il fiscalismo è nel Dna del
Centrosinistra. Proprio come il Bunga Bunga, per dirla con l'amico Giuseppe
Puppo ( *), è in quello del Cavaliere...
Carlo Gambescia
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