Il libro della settimana: Archivio storico della
rivista di studi universali “Metapolitica”. Volume I (1976), Nota Introduttiva di
Aldo La Fata ,
Metapolitica Nuovi Cieli Nuova Terra, Roma 2010, pp. 164.
aldolafata@metapolitica.net |
.
Il principale merito di “Metapolitica”,
rivista nata nel 1976 e tuttora viva e vegeta, è aver preso sul serio un “ramo
alto” del sapere filosofico e religioso. Senza mai piegarlo a esigenze
strettamente politiche, ossia di conquista machiavellica del potere. Perciò,
già il solo sfogliarla, consente di spiccare il volo verso i cieli di una
metapolitica cristianamente ispirata ma al tempo stesso capace di indagare tra
le dure pieghe della realtà terrena.
Si tratta di un progetto che viene da lontano. Silvano Panunzio, tra l'altro
scomparso quest'anno, pur imprimendo alla rivista caratteristiche proprie,
raccolse l’eredità del padre Sergio, sociologo delle istituzioni giuridiche, ma
consapevole, già nel lontano 1940, della necessità di un sapere metapolitico,
come “passaggio spontaneo” dal fatto alla norma E in che modo? Mostrando di
essere capace di attingere alla “norma” cristiana, senza per questo trascurare
il rapporto fattuale tra l’ uomo e la storia. Diciamo che la metapolitica
panunziana, ricca tra l’altro di richiami simbolici agli altri monoteismi, si
muove elegantemente, per dirla con il lessico del suo artefice, fra i tre
livelli della metapolitica (la solarità della norma), della politica pura e
semplice (la complessità del fatto politico) e della criptopolitica (lo studio
delle forze, spesso malefiche, nascoste dietro i fatti politici).
Naturalmente abbiamo semplificato, forse scontentando gli agguerriti e
intelligenti cultori del pensiero panunziano. Per chi voglia saperne di più una
ghiotta occasione è rappresentata dalla lettura dei primi quattro fascicoli
della rivista, usciti insieme come primo volume (altri seguiranno, con cadenza
semestrale, fino a raccolta completa) dell’ “Archivio
storico della rivista di studi universali “Metapolitica” . Annata 1976 (Metapolitica. Nuovi
Cieli e Nuova Terra, Roma 2010, pp. 164 - redazione@metapolitica.net
).
Il volume, curato da Aldo La Fata ,
oltre a un’interessante Nota Introduttiva, dove sono chiaramente delineati
moventi ideali e protagonisti dei primi passi della rivista, offre in appendice
l’utile profilo biografico-metapolitico di alcuni interlocutori, anche ideali
della rivista, nonché di sinceri estimatori come Raimundo Panikkar. Solo per
fare qualche nome: all’inizio in redazione si ritrovarono pronti a partire
lancia in resta Silvano Panunzio, Mario Pucci, Giovanni d’Aloe, Primo Siena e
Gianfranco Legittimo. Anche se, come nota La Fata , nel primo anno di vita la rivista “poté
contare solo su tre collaboratori" fissi: Panunzio, Pucci e Giovanni
d’Aloe.
Che aggiungere? Meglio pochi ma buoni. Un
antico adagio che non tradisce mai. Soprattutto alla luce della vitalità della
rivista e della perspicacia e onestà intellettuale con cui i “magnifici tre”
fin dall'inizio affrontarono le più varie le questioni. Come, ad esempio si
legge, a proposito della vicenda di Monsignor Lefebvre, in una pungente nota
firmata Artù (pseudonimo panunziano):
.
“ Come è priva di significato logico
l’espressione ‘Cultura di Destra’ … così è priva di senso etimologico e
teologale l’espressione ‘Cattolici tradizionalisti’… Per l’esattezza, il
termine greco cath-olikòs
traduce un’espressione ebraico-biblica - antico-testamentaria - che indica l’integralità. ‘Cattolico’ è un ulteriore
rafforzamento del concetto e significa alla lettera non tanto ‘universale’
(meglio espresso con ‘ecumenico’) quanto ‘totale’… Ora che cosa si può
aggiungere al tutto? Il tutto più uno o due? E’ privo di senso anche
matematico. Se cattolico significa ‘totale’, il ‘tradizionalista’ aggiuntivo è
un pleonasma. Ma anche teologicamente e spiritualmente, se si aggiunge il
‘tradizionalista’ al ‘cattolico’ si insinua che il Cattolicesimo non sia una
Tradizione… Qualsiasi aggiunta, sia ‘progressista’ sia ‘tradizionalista’, o
altro ancora, non fa che togliere qualcosa all’intero: e per tanto esprime
posizione non ‘cattolica’ ed eretica nel senso squisitamente etimologico .
Infatti, airèomai significa
‘scelgo una parte’, raschio qualcosa all’interno” (p. 62).
.
Niente male. E questa non è che una perla,
tra le tante, altrettanto preziose, che si possono “pescare” nella raccolta.
Perciò buona "pesca" a tutti.
Carlo Gambescia
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