Forza o debolezza?
La legge
è definitiva o quasi, dal momento che la sua l'applicazione, per ora, resta
sottoposta a un ricorso presentato al Consiglio costituzionale.
Che dire? Che la Francia
“repubblicana”, prima in Europa nel prendere un provvedimento del tipo, fa sul
serio? Oppure, che nella pratica si finirà per chiudere un occhio, lasciando la
decisione di applicare o meno la legge alla discrezione delle autorità di
polizia? Mah... Forse in Italia potrebbe accadere una cosa del genere… In
Francia, “paese giacobino”, di sicuro la legge verrà applicata in modo
inflessibile.
Quali conseguenze? Sicuramente, la principale sarà quella di scontentare tutti:
islamici moderati e non. Inoltre, in questo modo si rischia di perdere una
grande occasione. Quale? Dare prova che in Europa non si parla a vuoto di
tolleranza, ma la si pratica. Evidentemente, Sarkozy (che piace tanto a Fini,
perché, come rileva Campi, non si allea con fascisti e populisti come Berlusconi...)
è più vicino a Robespierre che a Montesquieu e Voltaire. Ne prendiamo atto.
Alcuni sostengono, infine, che in certe questioni debba valere una contorta
idea di reciprocità negativa: le donne occidentali, si sottolinea, nei paesi
islamici non sono costrette a indossare il velo? Bene, noi ricambiamo “la
cortesia”, imponendo alle loro di non indossarlo…
Che malinconia. Perché la tolleranza, quella vera, non è virtù dei deboli ma
dei forti. E la Francia ,
“vietando il velo” mostra soltanto la sua debolezza.
Carlo Gambescia
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