Mourinho e Germano,
due eroi
del nostro tempo
Sabato,
incuriositi dal clamore mediatico solidificatosi intorno al “geniale Mourinho”,
abbiamo visto in Tv la finale di “Champion”.
L’Inter ha giocato di rimessa: una tattica che consiste nel far sfogare
l’avversario per poi infilarlo in contropiede… Uno schema di gioco italianissimo,
vecchio come il cucco, gradito ai suoi tempi al triestino Nereo Rocco, nobile
catenacciaro. E che tuttora ha nel Trap un epigono virtuoso. Brera, se fosse
vivo, parlerebbe, di “imprestiti” tattici.
Domenica, sempre la Tv ,
ha mostrato le immagini di Elio Germano vincitore della Palma d’Oro. Andremo a
vedere il film di Daniele Luchetti, regista non banale. Pur sapendo che la
recitazione di Germano, “il più grande attore della sua generazione”
consisterà, anche questa volta, nel gonfiare le vene del collo e agitarsi sulla
scena.
Miglior allenatore e miglior attore. Che tempi. Ci vuole proprio pazienza,
tanta pazienza.
Carlo Gambescia
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