La libertà? Ma chi se ne frega...
Il Risorgimento secondo Franco
Cardini
.
Che malinconia, quindicimila battute per non
dire nulla… Di che cosa parliamo? Ma dell’articolessa di Franco Cardini apparsa
ieri sul “Secolo d’Italia” : una tromba d'aria fritta (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32288 ). E dove, guarda caso, gli unici citati del
PdL - e malissimo - sono La
Russa e Gasparri, che stanno con il Cavaliere, tutti poco
amati dai finiani del "Secolo d'Italia"...
Mentre la Meloni - citata da Cardini - non conta, perché
non ha l’età. E neppure valgono le "lisciate" alla regina del samba,
Irene Pivetti ( ma quale Evita nostra… a Cardi'... ).
In buona sostanza, le sue "tesi" sul Risorgimento - chiamiamole così - ruotano intorno a tre punti 1) doveva vincere il federalismo giobertiano o -
così tanto per buttare dentro un nome all'insegna dell' et-et alla ribollita -
quello di Cattaneo; 2) eventualmente il modello da scegliere, se proprio i
liberali dovevano unificare l'Italia, non poteva non essere quello della Prussia,
che però liberale non era... ; 3) sul piano della politica estera si doveva
invece puntare
.
“sul progetto di Napoleone III (in verità,
piuttosto dell'imperatrice Eugenia) di una lega
franco-ispano-italo-bavaro-austro-ungherese delle potenze cattoliche
euromeridionali, con annesso il progetto di favorire l'indipendenza polacca
(l'Austria ci sarebbe stata, alla faccia di Germania e Russia) e di gestire
oculatamente la crisi e la decadenza dell'impero ottomano, il che sarebbe stato
meglio per tutto il Vicino Oriente (mentre invece lo abbiamo fatto gestire dal
'18 al '48, rovinosamente, da Francia e Inghilterra)”.
.
Il Papa autocrate, la Prussia anticattolica, un
Cattaneo repubblicano, un Napoleone III arciplebiscitario, le "potenze
cattoliche euromeridionali". Revisionismo? No, fantapolitica.
Ma Cardini conosce i due tomi di Chabod sulle premesse della politica estera
italiana? E quello di Romeo sull’economia post-unitaria? E il volume di
Salvatorelli sul pensiero politico risorgimentale? O il bellissimo,
storiograficamente parlando, Interpretazioni
del Risorgimento di Maturi. Ha letto, e per intero, l' Italia moderna di Volpe? Mah… Prima di
criticare o "revisionare" si dovrebbe conoscere... O no?
Ovviamente, Cardini, more solito,
incensa il fascismo immenso e rosso… E sulla questione delle libertà assenti,
se la cava così:
.
“Ma allora quel che mancava -
‘nazionalizzazione delle masse’; disciplina del lavoro e stato sociale; avvìo
di un abbozzo almeno di riforme che sconfiggessero l'immigrazione e le malattie
come la tubercolosi; lotta alla malavita nel sud; pacificazione con quella che
già Antonio Gramsci aveva riconosciuto come l'unica vera forza popolare
italiana, la Chiesa
cattolica - fu il fascismo a saperlo realizzare, sia pure a prezzo prima di un
cinico e un po' provinciale movimento di adeguazione al trend repressivo
antibolscevico o sedicente tale che si era verificato un po' in tutta l'Europa
almeno centrale e orientale, quindi di una sospensione delle garanzie
statutarie che fu forse storicamente illegittima, non però illegale in quanto
fu la corona a coprirla con la sua legittimazione. Non v'è possibile paragone
tra i regimi conservatori e repressivi nati in tutta Europa per rispondere alla
Rivoluzione d'Ottobre (penso all'Austria di Dollfuss, che pure cercò di darsi
un dignitoso contenuto cristiano-social-nazionale, o all'Ungheria di Horthy, o
alla Polonia di Pildsuski, o alla Finlandia di Mannerheim, o alla Romania di
Carol) e i caratteri dinamici e innovativi del movimento e dello stesso regime
fascista italiano sia dal punto di vista politico e sociale, sia da quello
culturale” .
.
Insomma, un modellino
politico, quasi quasi da riproporre… Ma Fini è d'accordo?
E la libertà? Ma chi se ne frega: un Popolo, un Destino, un Papa. Infatti il
buon Cardini festeggia il 150° dell’Unità d'Italia brindando con la sua idea
fissa. Quale? Riproporre una Confederazione Italiana con a capo Benedetto XVI.
E quelli del “Secolo d’Italia”? Sono d’accordo, ma non su un punto: al posto
del Papa vorrebbero Fini. In fondo anche questo è revisionismo storiografico. E
Cardini sicuramente concorda...
Carlo Gambescia
Nessun commento:
Posta un commento