domenica 23 marzo 2025

Ritorno a Weimar...

 


Consigliamo sempre la lettura di Nolte. Un testo importante come La guerra civile europea 1917-1945 racchiude una puntuale ma raggelante descrizione della degradazione del linguaggio giornalistico nei terribili anni di Weimar.

La menzogna, ripetuta fino a diventare una verità accettata dalla maggioranza, era all’ordine del giorno. Qual era l’imperativo? Infangare un avversario tramutato in nemico assoluto. A qualsiasi costo. Alla fine la corsa verso l’abisso fu vinta da Hitler che cancellò la libertà di stampa. E non solo.

Proprio a questo pensavamo dinanzi alla prima pagina di “Libero”. In cui si parla di Prodi, un uomo di ottantacinque anni, che avrebbe intimidito, dopo una domanda sul Manifesto di Ventotene, la giornalista di “Quarta Repubblica”, certa Lavinia Orefici. Addirittura tirata per i capelli… Cosa che però, al momento, come si dice nei tribunali, non risulta agli atti (*).

Sulla reazione di Prodi, giustificata o meno, e sul vittimismo, anch’esso giustificato o meno, decidano i lettori, ovviamente dopo aver visionato il video.

Però, al di là delle storie di ordinario vittimismo, resta importante riflettere su un fatto gravissimo. Quale? Sull’ imbarbarimento pre-nazista, studiato da Nolte, che, di ritorno, sta travolgendo non solo l’Italia: nessuno dà più ascolto alla ragione. Sì, si rischia il ritorno a Weimar…

Si mente, non tanto per convincere ma per vincere, anzi stravincere. Si vuole la distruzione del nemico. Negli anni di Weimar il “giudeo” e il “borghese” (spesso accomunati) venivano dipinti come colpevoli di ogni male, inventando e reiventando, sul piano giornalistico, le storie più assurde e scabrose. Ma soprattutto nessuno dei nemici della Repubblica, in particolare nazisti e comunisti (divisi ma uniti nella battaglia contro la liberal-democrazia), badava più alla completezza e alla verità dei fatti.

Cosa intendiamo dire? ? Nessuno finora ha scoperto che la domanda posta a Prodi, basata su un passo del Manifesto di Ventotene, oltre ad essere frutto di una deconstualizzazione rimanda a una vera propria “mutilazione” che ne stravolge il senso. Certo bisogna averlo letto e meditato. E da quel che si  intuisce siamo in pochi. Roba da dita di una mano.

Perciò la questione del passo manipolato non riguarda solo la domanda a Prodi, ma la bassa qualità culturale dell’intero dibattito. Per dirla con Nolte, l’imbarbarimento.

A destra, pur di far passare Spinelli, Rossi e Colorni (prefatore ed editore) come biechi comunisti nemici della proprietà privata si mente e si manipola un testo in chiave orwelliana. Si tocca il fondo.

Però  deve  far riflettere anche il fatto che neppure Prodi e altri intellettuali di sinistra si siano accorti della manipolazione. Il che, ripetiamo, deve far meditare su come siamo caduti in basso.

Ma veniamo ai fatti.

Si legga qui:

La bussola di orientamento per i provvedimenti da prendere in tale direzione non può essere però il principio puramente dottrinario secondo il quale la proprietà privata dei mezzi materiali di produzione deve essere in linea di principio abolita e tollerata solo in linea provvisoria, quando non se ne possa proprio fare a meno” ( Il Manifesto di Ventotene,  Senato della Repubblica, pp. 59-60 **).

Nella domanda rivolta a Prodi salta il passo “La bussola di orientamento per i provvedimenti da prendere in tale direzione non può essere però il principio puramente dottrinario secondo il quale“.

Quindi travisamento totale. Fischi per fiaschi…. Male fa Prodi a non sottolineare la cosa all’ intervistatrice.

Non è neppure ( o comunque non solo) una questione di “senso della storia”. Perché, ripetiamo il passo ha subito un taglio ad hoc per dipingere gli estensori del Manifesto come favorevoli all’abolizione della proprietà privata. Dei comunisti insomma. Come vuole imporre la destra di Giorgia Meloni. E invece non è così.

C’è da aggiungere altro? No. 

Purtroppo viviamo in tempi bui… 

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.repubblica.it/politica/2025/03/22/video/ventotene_prodi_si_arrabbia_con_giornalista_che_cavolo_mi_chiede_modo_volgare_di_fare_politica-424079471/ .

(**) Qui: https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/repository/relazioni/libreria/novita/XVII/Per_unEuropa_libera_e_unita_Ventotene6.763_KB.pdf?fbclid=IwY2xjawJIk3dleHRuA2FlbQIxMAABHWLMpBcYINz06uTUcl-jz4QDoBfPsGbzqCFVD7b0LhaSzZCvm3dyjQzZeg_aem_XC8B0FylguKF1nwc_Lv-6w .

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