Rispondiamo subito. La cosa dispiacerà ai pacifisti ma riteniamo che la guerra tra Nato e Russia è probabile e possibile. Insomma vicina.
Sul piano previsionale, alla luce della differenza di valori storici e di interessi permanenti, si può definire probabile. Sul piano degli eventi, di ciò che sta succedendo, è possibile.
Per contro, per capire la differenza, si può dire che il conflitto tra l’Alleanza Atlantica, in particolare gli Stati Uniti, e la Cina è storicamente probabile ma non possibile, almeno per ora. Ovviamente, i due contendenti, russi ed euro-americani tentano e tenteranno di trascinare la Cina dalla propria parte. Quindi resta difficile fare previsioni precise a proposito delle decisioni cinesi. Però, almeno per ora, la Cina potrebbe (per alcuni osservatori dovrebbe) restare fuori da un eventuale conflitto.
Mentre, come anticipato, una guerra tra Russia e Nato, dopo l’invasione dell’Ucraina, resta possibile. Sospendiamo il giudizio, per ragioni analitiche, sulle eventuali conseguenze di una guerra non convenzionale, che di fatto non gioverebbe a nessuno (anche se sussistono pericolosi margini di errore) , per concentrarci sulla guerra convenzionale.
L’aspetto complicato rinvia alla tempistica, ossia all’individuazione del momento preciso. Domani? Tra un mese? Sei? Un anno? Due? Quando scoppierà la guerra tra l’Alleanza Atlantica e la Russia?
Può essere indicativo al riguardo il fatto che – notizia di ieri – la Nato, stando alle parole del suo segretario generale, Jens Stoltenberg, stia “elaborando piani per schierare un esercito permanente ai suoi confini nello sforzo di contrastare future possibili aggressioni della Russia successive all’invasione dell’Ucraina” (*).
“Future possibili aggressioni”… Questa vaghezza, sicuramente intenzionale, indica che la Nato, ha deciso, come si diceva un tempo, di ammassare truppe ai confini. Il che indica che la guerra rischia di essere molto vicina, entro qualche mese, forse prima. Sempre che la Russia, non decida di fare marcia indietro. Il che, attenzione, sarebbe solo un rinvio, forse di un anno o due. La sconfitta sul campo, ad opera degli ucraini, non verrebbe assolutamente digerita dai russi. Che alla prima occasione cercherebbero di vendicarsi dell’umiliazione subita.
La situazione ormai è compromessa, piaccia o meno la cosa ai pacifisti.
Tornando alle dichiarazioni di Stoltenberg, quel che doveva essere fatto, fin dal 2014, in termini di deterrenza, per scongiurare la guerra di aggressione della Russia all’Ucraina, si è deciso di farlo ora, con una guerra in corso, che si poteva evitare se si fosse subito fatto capire nel 2014, diciamo a “muso duro”, che la Nato, di fatto, schierando truppe, in senso fisico, come tenta di fare ora in grave ritardo a invasione iniziata, non avrebbe accettato alcuna iniziativa militare della Russia contro l’Ucraina.
Tutto questo si poteva, anzi si doveva fare, a prescindere dalla questione dell’ingresso o meno dell’Ucraina nella Nato, sulla quale, con le armi al piede, si poteva comunque trattare, eccetera, eccetera.
Non è stata seguita questa strada – qui in particolare emerge la responsabilità di Barack Obama, un pacifista liberal – lasciando erroneamente intendere, che l’Occidente non si sarebbe impegnato più di tanto in difesa dell’Ucraina. Insomma, che non si faceva sul serio. Ad esempio, le esercitazione militari, come "sfida" alla Russia, degli ultimi anni, sulle quali insistono tanto, forse troppo, gli osservatori filorussi, sono state tenute fuori tempo massimo. Come direbbe Mourinho, se ci si perdona la caduta di stile: “zeru tituli” di deterrenza.
Sicché, la Russia, si è limitata a cogliere una succosa occasione. Quando? Appena si è presentata la provvidenziale, perché debolissima, presidenza Biden ( politico, oggettivamente, di mediocre statura), che ha sostituito il bizzarro quanto imprevedibile Trump. In sintesi, tre presidenze deboli, per varie ragioni (Obama,Trump, Biden), hanno convinto i russi che avrebbero potuto farcela. Altro che le esercitazioni militari dei paesi Nato… Questa, eventualmente, è la scusa avanzata dai russi e dai loro tirapiedi, anche in Italia.
Va poi considerato un errore madornale, questa volta europeo. Che va ravvisato nella sciagurata decisione di mettersi nelle mani dei russi – in particolare la Germania – per i rifornimenti energetici. Altro segnale rassicurante per i russi in base al ragionamento che l’Ue non avrebbe rinunciato ai suoi consumi energetici, fonte di consenso politico. Oltre, ovviamente, all’errore storico dei bilanci militari europei ridotti all’osso per accrescere la spesa sociale produttrice di consenso politico interno.
Scelta enfatizzata, negli ultimi due anni, dall’ inarrestabile crescita del welfare pandemico. Ad esempio la flotta area militare europea, per non parlare del resto delle forze armate, è ridicola (**).
Questo insieme di cose, unitamente agli effetti di indebolimento politico delle democrazie e delle economie occidentali a causa dell’epidemia, pardon pandemia, ha determinato la decisione della Russia, di invadere l’Ucraina. Una opzione in piedi fin dal 2014, ma con salde radici storiche, dal punto di vista russo, ovviamente, fin dall’epoca degli Zar.
Ecco perché l’Alleanza Atlantica – vero minimo sindacale, per così dire – avrebbe dovuto fin dal 2014 mostrare il “viso dell’arme” (Boccaccio). Insomma, non cincischiare, sperando scioccamente in una caduta di Putin (come se non esistesse in Russia un establishment militarista-imperialista), oppure in un suo ravvedimento e miracolosa conversione alle ideologie liberale e liberista.
Ora, per tornare alle dichiarazioni di Stoltberg, dal punto di vista della deterrenza, potrebbero essere decisioni dannosamente tardive, perché i Russi sono andati troppo avanti. Sicché, come prova la nomina del nuovo comandante delle operazioni in Ucraina, il generale Dvornikov, esperto in “macelleria” siriana, si tenta di stringere i tempi di conquista, anche di parti del territorio ucraino, aumentando l’intensità del conflitto (magari localizzandolo), prima dell’intervento militare occidentale, che i russi hanno ormai messo in conto.
Come si può capire, ora, non è facile arrestare tutto questo. Ci si doveva pensare prima.
Carlo Gambescia
(*) Qui: https://www.agi.it/estero/news/2022-04-09/ucraina-guerra-russia-diretta-16325696/
(**) Qui: https://www.aviation-report.com/classifica-prime-10-aeronautiche-militari-piu-forti-e-con-piu-velivoli-del-2022/
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