Il voto romano di oggi è emblematico. Diremmo addirittura quasi la fotocopia dell’ inesistenza di un' offerta politica verso l’elettore liberale…
Qualcuno si interrogherà ironicamente sulla consistenza dell’elettorato liberale in Italia. In effetti, dal momento che la prima richiesta dell’elettore medio, da Nord a Sud, è l’ assistenza sociale, lo spazio per l’idea liberale è a dir poco microscopico. Si è parlato perfino di un elettore invisibile.
Per contro, il grido populista “Dov’è lo stato? ” o “Dov’era lo stato?” anima ogni dibattito politico a qualsiasi livello. Questo passa il convento.
Dicevamo di Roma. Si guardino i programmi di Gualtieri e Michetti, dicono più o meno le stesse cose: investiremo qui, investiremo là, ovviamente soldi pubblici, per evitare di far crescere ancora i tributi locali. Tutto qui. Si amministrano e sprecano i fondi dello stato. E quando non bastano, si spreme il cittadino.
A destra - Michetti - parla di strade sicure. A sinistra - Gualtieri - di accoglienza e solidarietà. Intanto sui marciapiedi continua a crescere e ingiallire l’erba.
L’unica buona notizia è che il sindaco peggiore dal 1944, Virginia Raggi, è fuori dai giochi. La cattiva è che Calenda, che avrebbe meritato qualcosa di più, ha dichiarato di preferire Gualtieri e Michetti. Al suo posto avremmo puntato, proprio per marcare la differenza, sull’astensione. Né destra né sinistra.
Evidentemente, nessuno è perfetto, neppure Calenda. Non si sta a Roma senza fare un "cazzata universale". No, non era proprio così, comunque va bene lo stesso...
In realtà, non c’è un’idea, ad esempio privatizzare a più non posso. O un programma in linea con le caratteristiche della città, come quello di favorire il turismo. La destra è da sempre nazionalista, la sinistra invece è pauperista. Il turista, fonte di ricchezza, non è amato. Roma continua a fare la stupida...
Dicevamo dell’esempio. Roma è bloccata come il resto dell’Italia. Si stende la mano e si aspetta.
Del resto questo desiderano gli elettori. Pane, e se possibile, giochi. Sicché, anche l'Italia continua a fare la stupida, come Roma.
Fino a quando?
P.S. Ovviamente, chi scrive, oggi non andrà a votare. Michetti e Gualtieri pari sono.
Carlo Gambescia
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