venerdì 15 ottobre 2021

Lo Stato Ipocondriaco. Oltre il 15 ottobre…

Oggi tutti i giornali aprono sul “Green Pass” (“Il giorno fatidico”., “la sfida di Draghi”, eccetera), in realtà, il vero problema, diciamo di fondo, è un altro. Un passo indietro. Quando scriviamo che sarà difficile uscirne, il riferimento rinvia a notizie che passano quasi sotto traccia, una specie di routine informativa… 

Leggiamo. 

«Sono stati identificati, in due bambini residenti al nord Italia, i primi due casi di influenza stagionale. Secondo quanto stabilito dal “Protocollo operativo InfluNet & CovidNet” la sorveglianza virologica partirà dalla 46a settimana 2021, ovvero da lunedì 18 ottobre. Lo rende noto l’Istituto Superiore di Sanità (…) . Sono in corso le conferme virologiche da parte del laboratorio di riferimento nazionale dell’Iss sul secondo caso identificato a Torino. La vaccinazione antinfluenzale, ricorda l’Iss, “è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e ridurne le complicanze” e il periodo più indicato per farla è quello autunnale a partire dal mese di ottobre». (*) 

Il fatto indica due cose, 1) che ora il monitoraggio è esteso alle influenze autunnali, e che 2) ogni occasione è buona per spingere, per così dire, la vaccinazione generica influenzale, un tempo lasciata alla libera scelta del cittadino. Perciò occorre fare una riflessione di fondo, capace di andare oltre la “battaglia” sul Green Pass, distinta, come si legge sui giornali, da epiche sfide e controsfide… 

In realtà, fino a due anni fa, i medici consigliavano la vaccinazione ai pazienti anziani, che potevano rifiutarsi. Ora è tutto più difficile… Diciamo pure che la routine, è già ben oltre il Green Pass. Si dice che sia una esagerazione parlare di dittatura sanitaria. Però bisogna prendere atto che l’epidemia, pardon la pandemia, ha prodotto e produce una pressione sociale spaventosa. Una specie di “cappa” psichica: qualcosa di invisibile, che sembra sfuggire al controllo razionale del singolo. 

Molte persone sembrano dare per scontato, ciò che in altre situazione non sarebbe considerato tale. C’è una mancanza di lucidità. E’ come se si vivesse in un specie di “normale” stato di allarme permanente contro ogni tipo di virus influenzale. Insomma, “la guerra continua”, come nell’estate del 1943… Oltre il 15 ottobre… Per aprire un fronte cognitivo nuovo, di indagine sociologica, si potrebbe parlare di Stato Ipocondriaco. 

Ricordiamo che l’ipocondria, sul piano individuale è un atteggiamento psichico distinto da un crescente apprensione verso la propria salute, nonché da un’ ansiosa se non ossessiva tendenza a sopravvalutare i minimi disturbi fisico. L’ipocondriaco, a cominciare dal celebre “Malato immaginario” di Molière, ha sempre provocato una sana derisione. 

Invece, da quando è lo stato, come sta accadendo, a soffrire di una forte ipocondria, nessuno ride più. Lo stato viene preso sul serio, al punto che riderne, diventa subito qualcosa di socialmente esecrabile. Pertanto se può risultare eccessivo il parlare di una dittatura sanitaria, sicuramente non lo è l’evocazione dello Stato Ipocondriaco. 

Il punto è che l’ipocondria sembra contagiosa, sicché il rischio è quello di una specie di saldatura definitiva tra l’ipocondria dello stato e quella di larga parte dei cittadini, i più influenzabili in senso psichico. Conclusioni. 

Come si diceva all’inizio, tutto ciò significa che sarà sempre più difficile tornare alla normalità. Altro che “data fatidica” del 15 ottobre…

Carlo Gambescia

(*) Qui, dal sito Ansa, agenzia che non è proprio l’ultima arrivata:https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2021/10/14/influenza-iss-identificati-primi-2-casiparte-sorveglianza_8149b3bf-05cc-489f-a50f-292664259903.html

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