venerdì 26 luglio 2019

Meglio corrotti che pedofili…
Come oscurare “Moscopoli”



Oggi sul  “Corriere della Sera” Fiorenza Sarzanini smonta la tesi  ufficiale di Salvini e della Lega, che nessuno sapeva cosa  facesse a  Mosca  il faccendiere Savoini (come da Dizionario: Faccendiere, “intrigante, mediatore  di affari spec. poco onesti o addirittura illeciti”).   Alcune  mail  provano che Savoini era in Russia su invito del Viminale. 
Dieci anni fa, pensiamo alle durissime campagne politico-mediatiche contro Berlusconi, per carità motivate,  Salvini si sarebbe dimesso e il governo caduto.  Come mai dieci anni dopo è ancora a cavallo?  
Lasciamo stare, per ora,  il sospetto di  alto tradimento,  che pur aleggia  intorno a una brutta storia di scambio di intelligenze politiche (come si evince dalle registrazioni)  tra emissari italiani e russi che non erano al Metropol per caso (come prova la Sarzanini). Concentriamoci invece su una questione fondamentale:  il depistaggio mediatico orchestrato da giornali e  social  di destra. Si è praticamente creato dal nulla un caso Bibbiano, trasformando una storia di presunti  intrallazzi amministrativi  in una campagna, per dirla in modo brutale, contro la sinistra pedofila.  
Tradotto: oggi comanda il Politicamente Corretto di Destra.  Ecco la differenza rispetto a dieci anni fa.

Passi (si fa per dire)  per la Rai, ormai consegnata al governo giallo-verde, ma non per  il circuito  Mediaset, che ha subito vampirizzato Bibbiano, ufficializzando  l’approccio  social  in stile “PDofili”,   pur di oscurare una storia che “Repubblica”,  unica voce autenticamente dissonante,  ha denominato, per l'inconfondibile olezzo di spie e tangenti,  "Moscopoli". 
Questa compatezza   - come del resto quella di segno contrario ai tempi di Berlusconi -  fa veramente  paura. Ridotto all'osso, il ragionamento, sotteso alla potente e diffamatoria   campagna  contro la sinistra dipinta come un banda di  pedofili,  risulta essere il seguente: meglio corrotti che froci (per usare un termine caro alla destra).
Che poi, su  Bibbiano  non sia  emersa alcuna pistola fumante pedofila  non aveva e non ha alcuna importanza,  ciò che contava e conta  è  opporre  a  un argomento forte  (“Moscopoli”) un argomento ancora più forte, una specie di arma atomica (“PDofili).  Perché per la  “brava gente”   che vota Salvini o si appresta votarlo il messaggio propagandistico che deve passare è  questo:  che il Pd ruba  i bambini alle famiglie povere, ma “normali” per affidarli alle famiglie gay, ovviamente “anormali”.  Non importa che un fatto  sia vero, l'importante è  che la gente lo creda tale.  Dopo di che diventa vero a tutti gli effetti. Cento anni fa il nemico, inventato a tavolino,  era la "Lobby Ebraica", oggi la "Lobby LGBT".   

Probabilmente, qualcuno di quei bambini sarà stato pure affidato a coppie omosessuali. E allora?   L’accostamento antiscientifico tra pedofilia e omosessualità  è l’arma prediletta del mondo reazionario, grazie agli stessi che credono che il  cancro si possa curare con il bicarbonato...  Ieri  questa gente credeva ai Protocolli dei Savi di Sion, oggi, per così dire,  ai Protocolli di  Dolce & Gabbana...
Purtroppo,  la campagna disinformativa, almeno per  ora, sembra  riuscita,  perché    la  “PedoBibbiano”   ha oscurato “Moscopoli”.
Sempre che l’articolo della Sarzanini,   non riesca a   risvegliare  i sani spiriti illuministi e liberali  del giornalismo italiano e frantumare in mille pezzi il muro di gomma del Politicamente Corretto di Destra.  
Cosa, al momento,  difficile.  Però,  mai dire mai.   


Carlo Gambescia                     

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