martedì 11 giugno 2013


 Le elezioni amministrative 2013 
viste da Trilussa...
 
Trilussa, pseudonimo di Carlo Alberto Camillo Marianum Salustri (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950)




Elezioni amministrative:  destra  travolta. sinistra sugli altari. Auguri e figli maschi...  Senza Berlusconi, piaccia o meno, il Pdl perde. Ma con Berlusconi  quando   vince   non può  governare: un bel rebus.  
Quanto all' astensionismo,  crediamo  sia  frutto non tanto del cosiddetto disgusto verso la casta  quanto di menefreghismo  puro e semplice.  L'italiano su due  che  non ha  votato è il classico  familista che  chiude  l'Italia  fuori della porta di casa.  E che evidentemente, nonostante i piagnistei mediatici  sull'Italia che non arriverebbe alla fine del mese,  sembra farcela da solo... E pure benino. Un italiano che  non ha bisogno della politica  se non come macchina dispensatrice  di favoritismi,  al momento però fuori servizo, causa tagli  e inchieste... Quindi no favori,  no  voto-party...   Chiamalo se vuoi, individualismo protetto.  E al cubo. Certo,  la classe politica  italiana  non è  granché,  ma - insistiamo -  ogni popolo ha i  rappresentanti che si merita. 
 E quelli che hanno votato? Sono cittadini perfetti?  Mah...   Anche coloro che si  recano alle urne,  regolarmente  o quasi,  sperano di  ricevere   qualcosa indietro.  Chiamalo se vuoi, voto di scambio.  Insomma,  se non è zuppa e pan bagnato:   l'individualismo protetto degli italiani è duro da sconfiggere.   Come si dice a Roma: "Ammazza, ammazza è tutta 'na razza" .   Modo di dire   -  lo riconosciamo  -   poco sociologico e scientifico...  Allora?  Impressionismo per impressionismo,   tanto vale    lasciare   la parola a un poeta. E che poeta:   Trilussa.    Per carità,  sono soltanto versi.   Ma  forse da meditare...  Buona giornata  a tutti. (C.G.) 



L'elezzione der Presidente

Un giorno tutti quanti l'animali 
sottomessi ar lavoro
decisero d'elegge un Presidente
che je guardasse l'interessi loro.
C'era la Società de li Majali,
la Società der Toro,
er Circolo der Basto e de la Soma,
la Lega indipendente
fra li Somari residenti a Roma;
e poi la Fratellanza
de li Gatti soriani, de li Cani,
de li Cavalli senza vetturini,
la Lega fra le Vacche, Bovi e affini
Tutti pijorno parte all'adunanza.
Un Somarello, che pe' l'ambizzione
de fasse elegge s'era messo addosso
la pelle d'un leone,
disse: - Bestie elettore, io so' commosso:
la civirtà, la libbertà, er progresso
ecco er vero programma che ciò io,
ch'è l'istesso der popolo! Per cui
voterete compatti er nome mio. -
Defatti venne eletto proprio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
e allora solo er popolo bestione
s'accorse de lo sbajo
d'avé pijato un ciuccio p'un leone!
- Miffarolo! - Imbrojone! - Buvattaro!
- Ho pijato possesso:
- disse allora er Somaro - e nu' la pianto
nemmanco se morite d'accidente.
Peggio pe' voi che me ciavete messo!
Silenzio! e rispettate er Presidente!

                                           Trilussa

 http://www.roma-o-matic.com/poesie.php3?cod_ric=71  )

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