lunedì 3 settembre 2012

Si riparte  da dove ci si era salutati.  Detto altrimenti: da  Roberto Buffagni.  Alt! Contrordine: c'è Buffagni ma con  rubrica nuova di zecca: la   "Posta di donna Mestizia".   Quindi allacciarsi le cinture.   Buona lettura a tutti. (C.G.)




Cara donna Mestizia,
sono o meglio ero un piccolo imprenditore. Ieri il commercialista mi ha detto che sono tecnicamente fallito, il direttore della mia banca mi ha comunicato per sms che devo rientrare entro dopodomani, Equitalia mi ha recapitato una cartella esattoriale da paura, mia moglie mi ha detto che non mi ama più e vuole la separazione che tanto case macchine barca conto a Lugano sono intestati a lei, la mia amante non accetta più assegni, mio figlio mi chiama “lo sfigato”, Fido mi ha morso una gamba. Stavo pensando di uccidermi. Lei che mi consiglia di fare?

Perplesso 2012

Caro Perplesso 2012,
La ringrazio della Sua toccante lettera, che mi dà l’occasione di segnalare a tutti i miei lettori una campagna pubblicitaria educativa promossa dal sindaco di Londra. In questo periodo di crisi, molti londinesi hanno scelto di porre termine alla loro esistenza gettandosi sotto i treni della metropolitana. Può immaginare i disagi per i lavoratori della metropolitana e per gli utenti che, nonostante tutto, preferissero continuare a vivere. Per porre rimedio a questa incresciosa situazione, l’amministrazione cittadina della capitale britannica ha dunque lanciato la campagna “Please, kill yourself at home” (qui il link: http://www.incredipedia.info/2012/08/please-kill-yourself-at-home.html ) “Per favore, uccidetevi a casa” dicono i coloratissimi e allegri manifesti. In uno di essi, sotto un flacone di barbiturici semivuoto si legge la didascalia: “Perché saltare sotto il treno, quando è così facile mandare giù qualche pillola?”
Ecco, caro Perplesso 2012, non posso che far mia la raccomandazione del Mayor di Londra. Se proprio non vede altra soluzione che il suicidio, ponga in atto la Sua decisione nell’intimità della Sua casa. Da un canto tutelerà la Sua privacy, dall’altro potrà togliersi la non trascurabile soddisfazione di infestare con il Suo spettro l’abitazione di una famiglia che sembra non capirLa come Lei vorrebbe.

***

Cara donna Mestizia,
mentre conversavo al telefono con un vecchio amico sono stato intercettato dalla Magistratura che indagava su di lui. Per fortuna, le mie esternazioni non configurano alcun reato penale; però, le parole da me incautamente pronunciate potrebbero, se divulgate dai media, mettermi in serio imbarazzo (occupo una posizione di alta responsabilità nel settore pubblico). Stavo pensando di provocare un colpo di Stato per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica. Lei che è una maestra di bon ton che cosa ne pensa?


Pummarola ‘n coppa
Caro Pummarola ‘n coppa,
il colpo di Stato ha i suoi pro e i suoi contro, ma su una cosa il bon ton non transige: per avere successo, il colpo di Stato va sempre servito freddo.

***

Cara donna Mestizia,
ingiustamente perseguitato in sede civile e penale, anni fa mi sono trovato costretto a cercare riparo in un Paese sudamericano nel quale non vigono trattati di estradizione con l’Italia. Per cautelarmi ho provvisoriamente intestato buona parte delle mie proprietà mobiliari e immobiliari a una cara amica molto più giovane di me che, prima di fare la mia conoscenza, era affatto priva di beni di fortuna. Sgonfiatasi la montatura giudiziaria, al mio rientro in Italia ho scoperto con profonda delusione che la cara amica non soltanto mi ha tradito accompagnandosi con un altro uomo, ma non intende restituire quel ch’è mio. Ella, infatti, sostiene spudoratamente che le dette proprietà sono state da lei regolarmente acquisite grazie a una ingente vincita al Lotto. Pensavo di ricorrere in giudizio, ma i tempi della giustizia italiana sono quelli che sono; inoltre, c’è il fatto spiacevole che io stesso non sempre potrei giustificare in sede giudiziaria il possesso dei beni contestati, a volte sono giunti nella mia disponibilità per vie piuttosto zigzaganti. Sono disperato!

Cuore Spezzato

Caro Cuore Spezzato,
Lei che ha dalla Sua la saggezza che gli anni e l’uso di mondo mai mancano di regalarci, deve farsene una ragione: il cuore di una giovane donna ha le sue leggi, e un gentiluomo non rivanga, non rinfaccia, soprattutto – mi perdoni – non si rende ridicolo esibendo una sofferenza che fa onore alla sua sensibilità, ma che deve rimanere segreta per non perdere il suo delicato aroma d’altri tempi. Perché non fa un viaggio, piuttosto? Magari ritornando, da libero cittadino del mondo, nel Paese sudamericano dove s’era a suo tempo rifugiato, e dove ha certo fatto amicizia con qualche pittoresco personaggio locale? Confidando la Sua amarezza a quell’esotico amico, Lei forse potrà trovare sollievo, se non alla Sua pena amorosa, almeno alle Sue legittime preoccupazioni economiche. Amici appassionati dell’America Latina mi riferiscono, infatti, di aver trovato nettamente inferiore, colà, il costo della vita: soprattutto di quella altrui.

***

Cara donna Mestizia,
sono il principale responsabile del complotto vaticano che è stato al centro delle cronache in questi ultimi mesi. Volevo consolidare il potere della mia fazione compromettendo ed estromettendo una fazione avversa, e, sia pur con qualche piccola sbavatura, l’operazione mi è riuscita. Ne ero assai soddisfatto, ma di recente provo un crescente fastidio, quasi una ripugnanza, mentre celebro la Messa (soprattutto al momento della consacrazione delle Specie eucaristiche); di notte poi, sempre alle tre del mattino, mi sveglio di colpo e sento strani rumori e agghiaccianti risatine. Ne ho parlato con un collega, e lui mi ha detto che sono dannato. Lei che ne dice?

Sit Venia Verbo 2012

Caro Sit Venia Verbo 2012,
Lei dovrebbe subito mettersi in abiti borghesi.  Le  occorre un bel guardaroba nuovo.   E soprattutto deve procurarsi un frac:  anche tra le fiamme,  ricordi,  l'eleganza ha il suo peso. 



Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...


Nessun commento:

Posta un commento