mercoledì 26 settembre 2012


Le dimissioni di Renata Polverini
La favola di Cappuccetto Rosso





E così Renata Polverini si è dimessa in tempo per il telegiornale delle ore venti.  Una scelta  - sia le dimissioni, sia la sincronia -   da vera furbetta mediatica.   Del resto, in settimana,  già aveva fatto il giro delle varie "piazze" televisive con    canestrello  regolamentare al braccio,   mantellina  rossa d'ordinanza  e  immancabili  occhioni sgranati.
In  realtà,  Cappuccetto Rosso  era Presidente della Regione, perciò sapeva della paccottata di milioni ai partiti,  e non ha fatto nulla: salvo tagliare le auto blu a grana scoppiata… Dopo di che,   un bel passo indietro con le dimissioni all’ora del telegiornale,   contando però  di   farne due  avanti nella sua futura la carriera politica. Mai dimenticare che l'ex amministrativa della Cisnal missina ha compiuto cinquant'anni  il maggio scorso: politicamente è  ancora giovane...  
Ci spieghiamo meglio. Con le sue dimissioni Renata-Patata affonda il Pdl laziale ( che, a dirla tutta, strameritava il siluro...),  e fa un grosso favore ai suoi avversari.   Ma affonda anche se stessa?   Gli elettori  del Lazio  come la prenderanno?  Boh...   Comunque sia  - ecco il punto -   la Polverini se ne frega, e alla grande, dell’ elettorato di centrodestra, perché si appresta a passare al centrosinistra, via Casini. Per l’incasso politico. Cappuccetto rosso  aspira a uno scranno da deputato  e  spera, soprattutto,  in qualche prestigioso incarico istituzionale.  Cosìcché  la politicamente furbetta della Pisana si ritroverà insieme a Rutelli, Casini e Fini. E chissà,  pure  in compagnia del suo predecessore,  Vladimir, pardon Piero,  Marrazzo. Insomma, il   nuovo che avanza...



Carlo Gambescia

Nessun commento:

Posta un commento