Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia
Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2017, lunedì 18 settembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione
NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data
17/09/2017, ore 11.32, una conversazione telefonica tra le utenze 333***,
intestata a FINZI MATTIA, Segretario del Partito Democratico, e 347***,
intestata a BERNASCONI SILVANO, Presidente di “Forza Italia”. Si riporta di
seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
BERNASCONI SILVANO:
“Magistrale, Mattia, magistrale. Chapeau!”
FINZI MATTIA: “Scusa ma non
capisco.”
BERNASCONI SILVANO: “Sì,
vabbè. Comunque, mossa da maestro, davvero. Praticamente è fatta.”
FINZI MATTIA: “Fatta cosa?!”
BERNASCONI SILVANO: “Il
Partito della Nazio…ma vuoi che ne parliamo di persona, eh? Hai ragione, al
telefono non è sicuro.”
FINZI MATTIA: “Senti,
Silvano, io adesso avrei da fare, ciao…”
BERNASCONI SILVANO: “Fai lo
gnorri adesso? Guarda che ci metto un minuto a cambiare idea.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Silvano: guarda che non ho
capito davvero.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Cioè mi vuoi dire che non sei
stato tu?”
FINZI MATTIA: “Che non sono
stato io a fare cosa?!”
BERNASCONI SILVANO: “Be’ ma
scusa…[pausa] Giorno uno: un
magistrato parla ai giornali, si sgonfia l’inchiesta su tuo padre, tu giuri in
pubblico vendetta tremenda vendetta, ‘chi mi ha attaccato pagherà’. Giorno due:
un altro magistrato sequestra tutti i conti di Matteo Saltini, la Lega fa campagna elettorale
in bicicletta, nel centrodestra vinco e stravinco io. Vuoi farmi credere che
non c’entri niente?”
FINZI MATTIA [pausa]: “Non c’entro niente. Se vuoi non
crederci ma non c’entro.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Ma allora chi è stato?”
FINZI MATTIA: “Non lo so.”
BERNASCONI SILVANO: “No, non
è possibile…ce li avete in tasca voi i magistrati, dai…”
FINZI MATTIA: “Magari.”
BERNASCONI SILVANO: “A me la
racconti, questa fola?”
FINZI MATTIA: “Una volta. Una
volta poteva essere vero…”
BERNASCONI SILVANO: “
‘Poteva’? Mi avete rovinato la vita, coi processi!”
FINZI MATTIA: “A parte che
non sono stato io, ti ripeto: una volta poteva…va be’: una volta era vero.
Adesso no, non più.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Ma allora chi li controlla
questi qua?”
FINZI MATTIA: “Non lo so.
Forse non li controlla nessuno.”
BERNASCONI SILVANO:
“Impossibile.”
FINZI MATTIA: “Pensaci,
Silvano. Al tempo di Mani Pulite, al tempo tuo, un disegno c’era, chiaro e
coerente. Si capiva subito a cosa servivano i processi. Ma adesso?”
BERNASCONI SILVANO: “Te hanno
cercato di farti fuori, uguale a me. O no?”
FINZI MATTIA: “Sì, ma per
fare cosa? Per metterci chi, al posto mio?”
BERNASCONI SILVANO:
“Mah…forse…dici D’Altema? Litta?”
FINZI MATTIA: “Ma dai. Non
vedi che tiri a indovinare?”
BERNASCONI SILVANO: “Cioè tu
dici che adesso i giudici…fanno di testa loro?”
FINZI MATTIA: “Sì.”
BERNASCONI SILVANO: “Che non
li controllate più?”
FINZI MATTIA: “Qualcuno forse
lo controlliamo, ma nell’insieme non li controlliamo più.”
BERNASCONI SILVANO:
“Cribbio.”
FINZI MATTIA: “Cribbio sì.”
BERNASCONI SILVANO: “Cioè chi
va al governo lo decidono loro.”
FINZI MATTIA: “Neanche. Lo
decide qualcuno di loro, di testa sua.”
BERNASCONI SILVANO [pausa]: “Be’, stavolta caso ha voluto
che hanno deciso bene, no? Con la
Lega fuori dai piedi, la palla passa a noi due. Alle elezioni
vinci tu, vinco io, e facciamo la coalizione di governo.”
FINZI MATTIA: “Mah. Forse.
Bisogna vedere. Per esempio: e se Saltini non ci sta?”
BERNASCONI SILVANO: “Come non
ci sta? C’è una sentenza, c’è un ordine del magistrato…cosa fa Saltini, la
marcia su Roma? Fa come ho fatto io, protesta e ingoia il rospo.”
FINZI MATTIA: “Ma a te non ti
hanno mica espropriato il partito, Silvano. Questa è un po’ forte, non trovi?
Non sono un circolo parrocchiale, hanno cinque milioni di voti.”
BERNASCONI SILVANO: “Ma cosa
vuoi che facciano?! Tu al posto loro cosa faresti?”
FINZI MATTIA: “Mah, non lo
so, però…per dire, hanno il Lombardo-Veneto: e se dichiarano lo sciopero
fiscale?”
BERNASCONI SILVANO: “Be’ ma
sarebbe la…non so, la rivoluzione? No, no, Saltini non ce l’ha il coraggio…”
FINZI MATTIA: “Forse. Ma se
ce l’avesse? Dopo cosa fai? Lo arresti? Li arresti tutti? Tutti i parlamentari?
Tutti i consiglieri regionali, provinciali, comunali? Tutti gli elettori?
Dichiari la legge marziale, mandi l’esercito?”
BERNASCONI SILVANO:
“Effettivamente…”
FINZI MATTIA: “Quindi non lo
so cosa faremo io e te. Stiamo a vedere.”
BERNASCONI SILVANO: “Cribbio,
lo dicevo io che dai e dai, con questi giudici…”
FINZI MATTIA: “…eh lo so.
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...