giovedì 29 luglio 2010

La rivista della settimana: “Catholica”, Été 2010, n. 108, pp. 144, euro 12,00.

http://www.catholica.fr/

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Ghiotto, come sempre, il fascicolo appena uscito di “Catholica” (Été 2010, n. 108, pp. 144, euro 12,00 ). La rivista si apre con un interessante editoriale di Gilles Dumont - docente di Diritto Pubblico all'Università di Nantes - dove si sviscera una questione oggi fondamentale. Quella della progressiva disarticolazione delle identità storiche, cui si affianca lo sviluppo di artificiali “culture” dei diritti, contrarie alle idee di bene comune e di doveri condivisi.
Siamo perciò davanti a una società che "commercia" - e commerciando controlla gli individui - in diversità culturale. Spesso creandola ad arte come un qualsiasi bene economico. Un tema, questo, brillantemente sviluppato nella parte monografica della rivista, dedicata appunto a “Le grand marché de la diversité” . Dove spicca la pirotecnica analisi di Claude Polin (Retour à Proudhon?). Si badi, un "ritorno" in senso ironico... Dal momento che Polin, offrendo interessanti materiali di riflessione, mostra di scorgere in Proudhon il padre di una visione impolitica del sociale, basata sul miracoloso equilibrio di interessi "diversi". Un credo oggi molto diffuso e condiviso, che rinvia
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"a un anarchismo ben temperato o a un liberalismo intelligentemente egoista o illuminato. Una concezione che si può appunto ritrovare nella dottrina proudhoniana e che culmina, come sempre capita quando si rifiuta la trascendenza, in una società basata esclusivamente sui rapporti di forza. O per dirla altrimenti, nella società priva di qualsiasi forma di vera socialità” (p. 27).
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Seguono, sempre in argomento, alcune interessanti riflessioni di Bernard Dumont, direttore della rivista (La subsidiarité comme piegé), di José María Marco (Une pédagogie d’autodestruction), di Juan Manuel de Prada (La nouvelle tyrannie). Gli ultimi due articoli aiutano a capire la deriva laicista spagnola. In particolare lo scritto di Marco si occupa dell’opera di Francisco Giner de los Ríos (1819-1915), un pedagogista spagnolo progressista, poco conosciuto all’estero, ma che ideologicamente precorre e spiega il zapaterismo.
Inoltre, segnaliamo l’intervista a Pierre Perrier, matematico, membro di importanti accademie (Le scientisme, menace permanente), nonché la bella galoppata in punta di filosofia del diritto di Xavier Pottier (La justice pénale, du droit naturel classique à la postmodernité).
Ricca come al solito la sezione recensioni: vero fiore all’occhiello di “Catholica”, ai cui redattori sembra non sfuggire mai nulla di quel che di stimolante esce in Francia o altrove. Ci limitiamo a segnalare il testo di Jean Pierre Ferrier ( Le Kurdistan et ses Chrétiens): un' ottima recensione all’omonimo libro di Mirella Galetti (Cerf 2010). Nonché l' eccellente scheda di Bernard Dumont, che non disdegna i piccoli colpi di cesello, su due libri di Robert Spaemann: Rousseau Cittadino senza patria (Edizioni Ares 2009); Nul ne peut servir deux maîtres. Entretiens avec Robert Spaemann (Hora Decima 2010).
Buona lettura e alla prossima...


Carlo Gambescia

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