mercoledì 12 aprile 2006


Lo scaffale delle riviste/6


A chi desideri "staccare", magari solo per un momento, dall'infuocato clima politico si consiglia la lettura dell'ultimo fascicolo di "Storia in rete" (n. 5, marzo 2006, euro 5,00 - www.storiainrete.com ), la bellissima rivista di alta divulgazione storica, diretta da Fabio Andriola. Il numero si apre con l' interessante intervista di Paolo Sidoni al giornalista e scrittore Renato Besana, autore del documentario, appena uscito, "Italia e Islam", prodotto da Istituto Luce e Croce Sud Cinematografica (pp. 10-17). Un'occasione per capire quel che effettivamente ci unisce e divide da un mondo, con il quale dobbiamo comunque dialogare, come sembra auspicare lo stesso Besana. Va segnalata anche l'interessante anticipazione della biografia che lo storico inglese Nicholas Goodrick-Clarke ha dedicato a Savitri Devi, La sacerdotessa di Hitler (pp. 70-73), di prossima pubblicazione, a cura del professor Marcello De Martino, per i tipi di Settimo Sigillo (www.libreriaeuropa.it). Prosegue, e con successo, il grande sondaggio storico sui "super italiani". Per ora è in testa Leonardo, dietro di lui, ma a grande distanza, Galileo, Cristoforo Colombo e Guglielmo Marconi (per partecipare basta andare sul sito della rivista, sopra indicato, ed esprimere il proprio voto). Da non perdere infine gli articoli di Gianfranco de Turris su Leonardo Da Vinci (pp. 29-31), di Alessandro Campi su Berlusconi e Mussolini "gemelli diversi" (pp. 63-65), e infine quello di Luciano Canfora su "Stalin e la provvisorietà delle verità storiche" (pp. 66-67). Stimolanti come sempre le rubriche (in particolare "Storie&Notizie", "30 giorni", "Arte&Storia" "Libri& Recensioni", ricchissima quest'ultima).
Non meno interessante l'ultimo numero di "Catholica"(n.91, Printemps 2006, euro 12,00 - www.catholica.presse.fr -), che si apre con una sezione dedicata all' "Economie inhumaine". Intervengono, come sempre introdotti dall'ottimo editoriale di Bernard Dumont, François Vauthier e Denis Ramelet che intervistano Gérald Berthoud, Paul Dembinski, Christian Arnsperger (pp. 13-43). A corredo il notevole articolo dello storico Christophe Réveillard su "démocratie chrétienne et le capitalisme en France depuis la fin du XIX siècle" (pp. 44-52). Ma si vedano anche, su altri argomenti, gli ottimi articoli di Teodoro Klitsche de la Grange ("La politique moderne entre Créon et Antigone", pp. 90-103), Claude Polin ("Créer un nuoveau peuple", pp.104-118). Sistematica e stimolante la rubrica "Lectures".
Tutto da leggere l'ultimo numero di "Letture" (Quaderno 626, Aprile 2006, euro 4,65), la storica rivista di informazione culturale e bibliografica delle Edizioni San Paolo www.letture.it - www.edizionisanpaolo.it). Una pubblicazione giunta al suo sessantunesimo anno, che ha sempre saputo mantenersi al passo coi tempi. La rivista diretta da Antonio Rizzolo, si distingue per il taglio moderno, l'apertura intellettuale e la voglia di confrontarsi, in modo spigliato ma rigoroso con le grandi sfide intellettuali di oggi. Il fascicolo si apre con un'interessante sezione, a cura di Stefania Garassini, sul ventaglio di possibilità che i "medium" moderni (da internet alla televisione) offrono all'artista (pp. 8-19). Da non perdere la recensione che Alberto Carrara dedica al libro di Amélie Nothomb, Acido solforico ( pp. 20-21). Carrara, tra le altre cose, nota intelligentemente come la critica francese - ma il discorso sarebbe generale - soffra di una "vera e propria ossessione", quella dettata "dalla paura di perdere l'appuntamento con il genio" (p.21). Di qui equivoci e sopravvalutazioni di autori, come la Nothomb, brava, ma non bravississima o persino "geniale". Infine, interessanti e accurate, le due carrellate dedicate all'editoria di destra (Luca Gallesi, pp. 74-75) e sinistra (Roberto Carnero, pp. 76-77). Secondo Gallesi, a destra oggi "rimangono, tra gli editori schierati politicamente solo, quelli di piccole dimensioni". Che "insieme formano un vero e proprio arcipelago culturale del pensiero 'di destra' ". Che "racchiude visioni del mondo molto distanti se non addirittura inconciliabili: monarchici e repubblicani; cattolici e pagani; ecologisti e apologeti del nucleare; islamici e nazionalcomunisti; tecnocrati e anarchici (...)" (p. 74). Mentre a sinistra, scrive Carnero, soprattutto nella grande editoria, a cominciare da due storici editori come Einaudi e Feltrinelli "il discorso ideologico tende ad annacquarsi e le carte finiscono con il confondersi" (p.76).
Infine, per chi sia in vena di regali a se stesso e agli altri, si consiglia di sfogliare il curatissimo catalogo "Mavida" ( n. 18 - 2006 - www.mavida.it - mavida@mavida.it): una vera chicca per chiunque sappia apprezzare il meglio dei libri, incisioni, litografie e disegni novecenteschi.

Carlo Gambescia

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