giovedì 17 gennaio 2019

Il video su Battisti, postato  da Bonafede
 Il richiamo della foresta



Mi ero perduto   il video sulla prima giornata di Battisti in Italia,  postato da Bonafede, Ministro di Grazia e Giustizia. A questo punto del Quarto  Reich. Perché non ci sono veramente  parole per definire qualcosa che  può essere assimilato alla stella gialla  che gli ebrei furono obbligati a cucirsi addosso, sugli abiti.
Il solo pensare che possa avere un valore esemplare  dare in pasto al popolo le immagini di un Battisti, ridotto a  larva, a marionetta  senza anima, sballottata tra le guardie,  è mostruoso.
Qui non si tratta ( o comunque non solo)  di violazione dello  stato di diritto, della privacy,  delle  norme che regolano,  di strumentalizzazioni politiche, di destra e sinistra. eccetera, eccetera,  ma del ritorno devastante  al passato  pre-giuridico dell'umanità.. Una svolta antropologica,  ma all'indietro. Che rinvia alla faida, alla vendetta, allo scontro tribale, con i crani dei nemici uccisi  sulla punta delle lance.
Il comportamento  di Bonafede  rinvia  non alla civiltà del diritto, che risale a Roma,  ma all’etnografia del diritto, che rimanda  ai costumi, spesso feroci,  dei popoli  primitivi.
Si rende conto  il Ministro di Grazia e Giustizia  di  quel che ha fatto?  E gli italiani, purtroppo,  di quel che egli  potrebbe fare ? Ossia di  sposare  una visione pre-giuridica, dunque tribale, del diritto? Come vendetta da esercitare fino  al punto di mostrare al resto della tribù le spoglie del  nemico ucciso e fatto e pezzi?   Perché se Bonafede non si rende conto di quel che ha combinato,  significa che non ha mai letto un libro, mai partecipato a una conversazione colta, mai discusso le grandi questione filosofiche del diritto. Insomma, vuol dire  che il Ministro di Grazia e Giustizia  ignora  la  complessità delle norme e soprattutto   - cosa fondamentale -  ciò che separa il giuridico dal pre-giuridico. La civiltà dalla barbarie.
Quando si dice  che con il  Governo giallo-verde  l’ignoranza è andata al potere,  non si dice ancora tutto. Perché   l’ignorante  è il soggetto sprovvisto di cultura e informazioni. Quindi, qualora si applicasse, sotto opportuna guida, potrebbe migliorare. In Italia  sono invece andati al potere i selvaggi, gente che appartiene a un livello di  civiltà, o meglio di inciviltà, che il nostro mondo civilizzato  riteneva  essersi messo  alle spalle. Qui l’applicazione non serve. Il selvaggio, ama vivere secondo i suoi costumi, e trasformandosi in barbaro,  li vuole imporre  agli altri. Con la violenza.
Eppure, sembra   che il Ministro Bonafede  sia  laureato in legge,  avvocato civilista,  addirittura dottore di ricerca. In realtà,  come spiegano gli etnologi, i selvaggi, non amano mettere le scarpe. Ma non sono i soli:  anche gli “uomini bianchi” appena possono si liberano delle  scarpe e all’occorrenza dei vestiti.  Non si sorrida. C' è qualcosa di atavico in questo, ma anche di pericoloso. 
Ecco,  il diritto   assomiglia  alle più lussuose calzature. Lo si indossa,  lo si studia,  lo si pratica, però alla prima occasione, si preferisce camminare a piedi nudi. Correre,  saltare e gridare.  Come se si avvertisse il richiamo della foresta.  Il che spiega certi mostruose  regressioni storiche e di  ritorno allo stato pre-giuridico. Al battersi  i pugni sul petto come il gorilla. Anche con le più raffinate tecnologie. Quel che conta è la sostanza. Dell'atavismo.
All’inizio ho accennato al  Quarto Reich.  Forse esagerando.  Diciamo però  che  Bonafede, di scarpe ne ha sicuramente a dozzine,  ma che ama camminare scalzo…

                  Carlo Gambescia   

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