Haiti
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Come
esprimere il dolore del mondo? Forse la poesia dell’amico Nicola Vacca può
aiutarci a capire la tragedia che si è rovesciata sul popolo haitiano.
Haiti
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La terra trema su quel poco
che hanno gli ultimi della terra.
In poco più di un minuto
l’inferno si scatena
e dove già si viveva di nulla
arrivano le macerie a condannare
per sempre chi ogni giorno
sopravvive nell’apocalisse della miseria.
Perché il Dio del Creato
distrugge ogni cosa
dove invece dovrebbe
arrivare la sua misericordia?
Qualche malpensante sostiene
che Egli sia l’alleato fedele del male.
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In poco più di un minuto
l’inferno si scatena
e dove già si viveva di nulla
arrivano le macerie a condannare
per sempre chi ogni giorno
sopravvive nell’apocalisse della miseria.
Perché il Dio del Creato
distrugge ogni cosa
dove invece dovrebbe
arrivare la sua misericordia?
Qualche malpensante sostiene
che Egli sia l’alleato fedele del male.
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Agli
ultimi due versi il credente può rispondere rinviando al misericordioso disegno
divino. Ma il non credente? Chiunque rifiuti il Mistero non può non
interrogarsi sul perché di tanto dolore. Abbattutosi su un popolo già tanto
provato…
Ma se Dio è l’alleato fedele del male, visto che nei versi di Nicola si dà come
scontata la sua esistenza, siamo sicuri che l’uomo sia sempre buon alleato di
se stesso?
Se si accetta l’idea che Dio esiste ( sempre che non si condivida l’arduo
dualismo gnostico del demiurgo cattivo e del dio impenetrabile, se non
intellettualmente), perché mettere in dubbio la sua misericordia? Si può
essere, a un tempo, credenti e non credenti?
Carlo Gambescia
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