lunedì 11 ottobre 2010

Sfoghi...
Dall’ autunno all’inverno della Repubblica


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Non è un’analisi ma uno sfogo.
Dove poteva condurre una Repubblica (la “Seconda”) nata dalla ceneri di un colpo di stato giudiziario? Una Repubblica frutto (avvelenato) di colpi di teatro giudiziari, accuratamente preparati e pompati a mezzo stampa?
Da nessuna parte. Del resto una Repubblica dove le intercettazioni a singhiozzo sono celebrate come alta forma di libertà, non può che eleggere quale sua abitazione principale il dossier... E non importa se a Montecarlo, Arcore o Mantova.
Quel che è più ripugnante è l’ipocrisia dei figuri e delle figurine che si agitano sulla scena. Feltri, parla di sé come di un giornalista indipendente. Quelli di “Repubblica”, padri apologisti dell'azionismo con maggiordomo filippino , che da sedici anni “dossieraggiano” sistematicamente Berlusconi (colpevole di aver vinto le elezioni nel 1994), brillano per un tasso di autostima superiore a quello di un miliardo di cloni di Vittorio Sgarbi messi in fila da Roma a New York. Per non parlare del giornalismo giudiziario e complottista tipo “il Fatto Quotidiano”, animato da uno come Marco Travaglio, che sul libro “dossierato” ha dato ossigeno a una carriera, altrimenti più buia e asfittica del pozzo in cui sono rinchiusi i minatori cileni.

Mentre personaggi come Gianfranco Fini, ex fascista e versipelle da manuale, Antonio Di Pietro, ex magistrato al servizio di se stesso, Pier Ferdinando Casini, ex terza fila democristiana e attualmente genero del Caltagirone proprietario del “Messaggero” e del “Mattino” ) hanno la faccia tosta di presentare se stessi come l’ancora di salvezza… Tutti gli altri da Bersani a Vendola , dalla Bindi a Lombardo sono pure e semplici comparse: gente che punta ai buoni pasto da utilizzare come moneta alla cassa del supermercato della politica... Infine, viola e grillini, truppe d'assalto che ora fanno comodo, sono destinati a fare la triste fine degli anarchici del POUM. Altrimenti detto: degli utili idioti. Del resto per chiunque vada in giro, gridando slogan tipo "Voglio essere intercettato", la fucilazione è anche poco...
Probabilmente, Berlusconi, sommamente maldestro in politica ma non in camera da letto, prima o poi cadrà, portando a fondo con sé l’unico tentativo (dal 1945 ad oggi) di ricomporre la destra (a prescindere dalle mezze figure che gli ballano intorno) e favorire un sano (almeno per un' Italia ammalata di consociativismo) discrimine politico tra destra e sinistra. E così il PdL si spappolerà e, per dirla con Marx, tutta la "vecchia merda" bancaria, tecnocratica, affarista e centrista ritornerà a galla.


Dopo di che , galleggiando galleggiando, il “Fronte Nazionale di Liberazione da Berlusconi" se la dovrà vedere con Bossi. E lì saranno dolori. Perché il rischio ex-Jugoslavia c’è. A quel punto però l’autunno sarà finito e inizierà l’inverno.
L’inverno della Repubblica. La Terza.

Carlo Gambescia

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