martedì 19 ottobre 2010


Il caso
Il sonno della letteratura genera i Pennacchi


.
Tra le numerose interviste concesse da Antonio Pennacchi, inferiori per quantità solo a quelle rilasciate dalla famiglia Misseri, ne peschiamo una, “emblematica” (e ci scusiamo con lo scrittore, magari costretto a ricorrere al vocabolario...) del cattivo stato di una letteratura, quella italiana, che distribuisce allori letterari a caso, come il SuperEnalotto.  Premio,  quest'ultimo,  che come è noto  può essere vinto anche di un Gaucci.
Pennacchi come Gaucci? Intanto, sull’effettivo valore del romanzo vincitore dello Strega 2010, rinviamo alla onesta recensione di Franco Cordelli (*). Quanto al lessico di Pennacchi, sì, è vero, può fare concorrenza a quello di Gaucci. Del resto parliamo di grandi frequentatori dei “Bar Sport”. Certo, "Lui" - il Cantore delle Paludi Pontine - scrive, o meglio prova a scrivere romanzi, mentre Gaucci colleziona Tulliani. Nessuno è perfetto.
Ecco alcuni passaggi caratteristici dell’intervista concessa da Pennacchi a Mario Grossi de “il Fondo Magazine”(**).
.
Questi sono assolutamente cazzi loro. Se sono incapaci di leggere un romanzo per quello che è, io che ce posso fa’. Io ho scritto un romanzo storico, corale, se qualcuno lo legge in quel modo lì a me non me ne frega niente. Guarda ti dico un’altra cosa: a me quando sono andato al bar tra la mia gente mi sono sentito dire “Avemo vinto lo Strega".
.
Per quanto riguarda Cent’anni di solitudine e Il Signore degli Anelli puoi paragonarmi a chi ti pare, anche se Il Signore degli Anelli è una gran rottura di palle. Se devo scegliere dei modelli o dei padri cui riferirmi scelgo Il Mulino del Po di Bacchelli o Il placido Don, anche Via col Vento perché è molto vicino ai perdenti. Anche Guerra e Pace con la sua pietas che racconta dei russi lo sento vicino alla stessa pietas che cerco di trasferire nelle storie che racconto, a partire dagli operai dei miei racconti.
.
Che cultura letteraria... Che eloquio forbito… Ora, qualcuno provi a immaginare uno Strega vero (non uno Strega-Gaucci), ad esempio Flaiano (1947) o Bassani (1956), esprimersi in questo modo.
E il fine filosofo? Sì, perché Pennacchi vuole far sapere in giro che conosce Croce.
.
Sì. È il principio dell’estetica crociana. Tanto più sei legato al particolare tanto più riesci a spiegare l’universale.
.
Nonché teologo e linguista...
.
È un problema di sempre. Già san Girolamo, credo nel IV secolo, se lo poneva quando traduceva la Vulgata domandandosi se bisognava rimanere fedeli alla lettera o allo spirito. Non c’è niente da fare ogni traduzione è un tradimento. S. Teresa del Bambin Gesù a proposito di Santità e di Grazia di Dio diceva che una volta in Paradiso tutti saremo pieni della Grazia di Dio in egual misura e a chi le obiettava che non era giusto, visto che ci sono persone più meritevoli di altre, opponeva l’esempio dei bicchieri. Ognuno di noi è un bicchiere di taglia e forma diversa, la Grazia di Dio riempie con quantità diverse ognuno di questi bicchieri, ma ognuno ne è colmo, tanto che tutti ne possono gioire. È un po’ la differenza che c’è in poesia tra lettura ingenua e lettura allusiva. Ognuno nei suoi limiti può godere nel leggere un verso. Se tu di un certo verso sai coglierne i riferimenti avrai una lettura più piena, ma questo non toglie a chi legge ingenuamente di goderne con la medesima forza e intensità. Nella traduzione è lo stesso, qualcosa andrà inevitabilmente perduto ma questo non impedisce di poter apprezzare comunque il testo letto. Quello che tenterò di trasmettere ai traduttori è la necessità di restituire il registro che uso nella mia scrittura e pretendere che scelgano un registro popolare per trasferire al meglio il mio.
.
Capito, che “spessore” (magari di "bicchiere"...) ? Notare il "registro" semantico delle parolacce e la ricercatezza stilistica del “se tu”… Anime Elette di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, altro Premio Strega (1959) e di Guido Piovene (1970)... Dove siete?
Purtroppo, il sonno della letteratura genera i Pennacchi…


Carlo Gambescia

(*)http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/06/PENNACCHI_INCAGLIA_NELL_AGRO_PONTINO_co_9_100406062.shtml

(**)  http://mirorenzaglia.org/forum/index.php/index.php?topic=6488.0

Nessun commento:

Posta un commento