Oggi sulla prima pagina della “Verità” ci si occupa, con grande evidenza, dei traffici di armi che si nasconderebbero “dentro il vino di D’Alema” (*).
Alcuni milioni di ucraini in fuga, altri sotto le bombe di Putin e Belpietro indaga su D’Alema… Cosa passa per la testa di Belpietro?
Non finisce qui però. Campeggia sempre in prima, un’intervista a Dugin, teorico panslavista, nemico giurato del liberalismo. Pericolosa ideologia che, secondo Dugin, Putin combatterebbe in Ucraina sotto le bandiere dei sacri valori della tradizione. Amen.
Seguono altre interviste a rugginosi ferrivecchi dell’ accademia anticapitalista come Giulio Sapelli, stalinisti di Riace come Canfora, e stretti collaboratori del Cavaliere (noto amicone di Putin), come Tajani, tocquevilliano un tanto al chilo e pacifista dell’ultima ora.
Cosa passa per la testa di Belpietro? Come può un liberale dichiarato come il fondatore e direttore della Verità” schierarsi dalla parte di Putin (*)? O comunque praticare un peloso pacifismo filoputiniano, ironizzando un giorno sì l’altro pure su quel povero Cristo in croce di Zelensky: il guitto, l’antisemita, l’imbecille, eccetera, eccetera. Mentre Putin, non sia mai: grande statista, severo ma giusto… Proprio come Cavour.
Certo, si deve dare la parola a tutti. Altrimenti che liberali si è? Però sulle pagine della “Verità”, raschiando il fondo della botte, si dà spazio solo ai simpatizzanti di Putin.
Già conosciamo la risposta: la “Verità” fa da utile contraltare al resto della stampa italiana che è tutta dalla parte dell’Ucraina. Alt! Non è proprio così: la stampa italiana è pacifista e pro aiuti umanitari (lexotan, pannolini e merendine). Sugli aiuti militari è divisa. Inoltre, di inviare soldati Nato, neppure vuol sentire parlare. Belpietro, invece, minimizza l’invasione russa e pur non giustificando apertamente Putin demolisce le ragioni degli ucraini.
Ora come è possibile, davanti a una tragedia come questa, parteggiare per Putin?
Belpietro se ne sta bello tranquillo nel suo ufficio a fare subdola propaganda, mentre donne e bambini ucraini sono sotto le bombe di Putin.
Cosa passa per la testa di Belpietro?
Carlo Gambescia
(*) Qui: https://www.giornalone.it/prima-pagina-la-verita/
(**) Si legga la sua introduzione, ditirambica, a Grandi liberali, Rubbettino 2002, pp. 5-8. “Mai come oggi il liberalismo ha suscitato tante antipatie, insofferenze rifiuti estetici, disprezzo. E tanti nemici. La sinistra antagonista, i neoluddisti, marxisti (…), ambientalisti (…). Non solo, l’insofferenza è forte anche destra, quella tradizionalista, estetica (…)”. E così via, inneggiando, per contro, al grande valore del pensiero liberale.
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