mercoledì 4 dicembre 2019

Sfoghi. Italia tra piagnoni, manettari e antieuropeisti
Meno male che c’è la mano invisibile, macchiata calda in tazza fredda...


La celebrazione di  Greta, eletta a reginetta di bellezza dello spaghetto a chilometro zero,   il populismo caramelloso  del Papa,  le manette evocate a ogni piè sospinto dai giustizialisti,  l’antieuropeismo  becero,   il razzismo e il culto parareligioso “degli ultimi”,  l’odio  verso le banche a prescindere, le fughe di notizie dai tribunali  e conseguenti  gogne mediatiche. Diciamola tutta, l’ Italia di oggi  fa veramente schifo.
Eppure si tiene in piedi,  l’economia tutto sommato regge, anche criminale,  e il Paese resta a galla. 
Forse  perché gli italiani -  il cosiddetto popolo  -  sono migliori dei politici? No. Siamo davanti all’ennesima prova del funzionamento meraviglioso  della mano invisibile:  di un’ economia  che misteriosamente  riesce ancora a far girare  i soldi.  
Un miracolo?  No.  Il tutto avviene  grazie ai risparmi accumulati delle generazioni precedenti e all’evasione fiscale, un mix  che aiuta un esercito di  piccole imprese,  che,  soprattutto al Nord, Nord Est, costituisce  una specie di linea del Piave economica. Dio le benedica.  
Mentre  al Sud si regge il confronto  grazie all’indotto criminale. Dio lo maledica? Mah…  Forse  una legalizzazione, da pelo  sullo  stomaco,  gioverebbe.   In fondo i camorristi napoletani, appoggiarono Garibaldi, sostituendo la polizia borbonica.  L’ordine pubblico  fu mantenuto.  Liberalizzando, oggi, gioco, prostituzione e uso di ogni tipo droga, si costringerebbe  la criminalità mafiosa a uscire  alla luce del sole e  pagare le tasse.  Certo,  anche evaderle. Il che però  rientrerebbe nella normalità italiana.  Ma soprattutto niente spari e ammazzatine… La retorica del  distintivo lasciamola a Salvini, Di Maio e al  “Fatto Quotidiano”.  Ognuno viva come desidera,  laisser faire, laisser passer...
Ovviamente,  resta   sempre il macigno del debito pubblico  che pesa sull’intera economia italiana, ma che in una logica di galleggiamento  può aspettare.
Anche perché  il Paese, nonostante i mugugni, amplificati dai media vecchi  e nuovi,   si alza ogni mattina, esce di casa, lavora, produce, quel che basta, perché il giorno prima sia uguale a quello precedente. E all'insegna del "Cappuccino mon amour".  Diciamo che la mano invisibile funziona a mezzo servizio.  Ma funziona, macchiata calda, in tazza  fredda, con ciambelle o cornetto...  Vizietti privati collettivi e diffusi  da chi proprio alla fame non è... E virtù pubbliche che comunque sia alimentano il giro della ristorazione.  E così tutto il resto... Perché da cosa nasce cosa.  
Naturalmente, se vincessero, piagnoni,  manettari e antieuropeisti, la mano invisibile verrebbe ingessata e addio galleggiamento. E pure  sfogliatelle.  
Certo,  un Paese normale dovrebbe crescere. Ma questa è un’altra storia…

Carlo Gambescia