Riflessioni"
allo specchio
Dove va la mente
quando ti radi la barba e fuori piove?
di Carlo Pompei
di Carlo Pompei
Spesso si sentono svarioni lessicali -
sull'autobus, in edicola - frasi del tipo "c'ha 'na malattia cronaca"
o "me dai la cronica de Roma?".
Seguiteci.
Sebbene scambiate di significato, le due
espressioni provengono da una medesima radice: il KRONOS (o Chronos) greco,
cioè il tempo che "scorre" impercettibile, talvolta lento, talvolta
veloce, ma sempre inesorabile sul destino di cose e persone.
Nella mitologia
greca egli era l'ultimo dei Titani, figlio incestuoso e un poco iroso del Cielo
e della Terra (Urano e Gaia o Gea) e padre di Zeus (Giove Pluvio), almeno così
afferma Esiodo nella sua Teogonia.
Ma non divaghiamo
troppo.
Cronologia,
cronicità, cronometro, cronografo, cronistoria, cronaca, anacronía, sincronía,
discronía, etc.: sono tutte parole che esprimono un concetto o descrivono un
oggetto relativo al tempo e a ciò che avviene nel "panta rei" di
Eraclito e del suo divenire.
Il
"sempre", il "mentre" e il "mai" che si
rincorrono in un affascinante balletto imprevedibile, come diceva un “prof” di
filosofia postmoderno.
Andiamo avanti.
I responsabili di
una famosa agenzia stampa lo hanno adottato come suffisso nel nome, proprio ad
indicare l'interazione tra tempo ed eventi passati (cronache) descritti nel
presente. O nel futuro: non possiamo sapere quando un ritaglio di giornale
conservato sarà letto.
Talvolta accade che
il tempo indossi la toga del giudice assolutore, talvolta il cappuccio del boia
esecutore, talvolta sembra spettatore ininfluente della nostra vita, ma se ci
fermiamo un attimo lo sentiamo subito superarci e il suo vento ci gela la
schiena.
Ci siete ancora?
Bene.
Non c'è tempo!
Presto! Urla il dottore al pronto soccorso ansioso di salvare una vita.
Dai tempo al tempo!
Consiglia al giovane il saggio anziano consapevole del poco tempo rimastogli da
vivere, ma ignaro (o gaudente?) del fatto che non tutti potranno raggiungere la
sua età.
Veniamo ai giorni
nostri.
Tra obsolescenze
programmate e diritto d'oblio negato o concesso anzitempo, viviamo tempi
lentissimi e velocissimi.
Nella situazione
politica italiana attuale, ad esempio, il tempo "stringe" e gioca a
favore di chi può permettersi di aspettare.
Sentiamo appelli
alla calma da persone con lo stipendio assicurato e con i piedi al caldo, ma
non si vede traccia di "dottori" o di "saggi". Altri
invece, sempre con i piedi al caldo, aizzano giovani e
meno giovani a tornar a riveder “le cinque stelle”… E anche
qui non si vede traccia di “rivoluzionari”, né di “partigiani”, né di
“squadristi”.
E, come venerdì
scorso, "mentre" l'acqua saliva, si salvavano e si salveranno
soltanto quelli che non abitano al “pianterreno”. Se non crolla
tutto, però...
Carlo Pompei
Carlo Pompei, classe
1966, “Romano de Roma”. Appena nato, non sapendo ancora né leggere, né
scrivere, cominciò improvvisamente a disegnare. Oggi, si divide tra grafica,
impaginazione, scrittura, illustrazione, informatica, insegnamento ed…
ebanisteria “entry level”.
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