lunedì 21 novembre 2022

Soumahoro, un “negro” che non vuole stare al suo posto…

 


“Libero” e “La Verità”, i cui direttori, rispettivamente la coppia Feltri-Sallusti e Belpietro, si sono sempre proclamati liberali, in realtà, ad avviso di chi scrive, sono piuttosto la vergogna vivente di un giornalismo liberale che ha in Cavour il suo nobile fondatore.

I vergognosi attacchi al deputato di sinistra Aboubakar Soumahoro sono fin troppo scopertamente rivolti a infangare la sua figura.

Si rifletta. Ammesso e non concesso che moglie e suocera abbiano commesso illeciti, stando tra l’altro a un’indagine della magistratura di Latina (dove si vota da sempre a destra) ancora senza concreti risvolti penali, Soumahoro risulta totalmente estraneo alla vicenda. Però lo si infanga lo stesso. Perché? Crediamo, come usano dire i razzisti dell’Alabama, che la sua colpa sia quella di essere un “negro” che non vuole stare al suo posto. Cosa che ovviamente non si dice, ma si pensa e si esterna attraverso una vergognosa campagna stampa.

Invece di essere orgogliosi che Soumahoro abbia scelto l’Italia e si sia perfettamente integrato, lavorando e studiando, fino a raggiungere da zero i massimi livelli. Parliamo di una storia esemplare che indica che in Italia un migrante può diventare deputato della Repubblica. Insomma, un messaggio pieno di speranza e orgoglio per tanti migranti. E invece che si fa? Si sbattono in prima pagina (*), come se fosse una colpa, le “foto alla Ferragni” della moglie. Certo, altra “negra” che non vuole stare al suo posto. Oppure lo si irride, sempre nei titoli di apertura, come un “frignone”. Un “negro” scemo…  

Gli  ascaridi, giornalisticamente parlando (per carità), Feltri, Sallusti e Belpietro, come liberali, perché così si dicono, dovrebbero sapere che nessun individuo è colpevole fino a sentenza definitiva. O no?

Allora perché insistere? Perché si vuole semplicemente infangare. E, considerata la linea politica di estrema destra e antimigranti di “Libero” e della “Verità”, ci vuole poco a fare due più due: perché Soumahoro è “negro” e di “sinistra”. Quindi colpevole a prescindere.

Vergogna, altro che liberalismo cavouriano.

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.giornalone.it/  .

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