lunedì 3 settembre 2018


Italia, il rischio di una svolta autoritaria 

Oggi due notizie, che in qualche misura  si completano a vicenda, mostrano  come l’Italia si sia messa, politicamente parlando, su una bruttissima china.   
La prima riguarda il caos libico  e la totale inerzia del governo italiano, che pure  si dice nazionalista, pardon sovranista.
Salvini, visto che non va d’accordo con Macron, potrebbe telefonare a Putin  che sta dietro l’Egitto, dietro il Governo di Tobruk, e dietro le milizie ribelli all’assalto  del governo filo-italiano (o quasi) di Tripoli. Salvini però  non telefonerà, né farà nulla, anche perché Putin ha tutto l’interesse a prendersi la Libia (cosa che Macron ha capito da un pezzo) per ricattarci a colpi di immigrati.  Conte potrebbe telefonare al suo “amico” Trump, il quale però,  ha interesse, come Putin, a un’ Europa, Italia inclusa, divisa e ricattabile. Al momento, Putin e Trump, non hanno bisogno di alleati, eventualmente  solo di servitori.  Pertanto Salvini e Conte, che sono nazionalisti, pardon sovranisti, non telefoneranno a nessuno. Per ora.  Siamo, al tempo stesso,  troppo deboli per farcela da soli e troppo orgogliosi per chiedere aiuto. Lo stesso dilemma del nazionalismo di Mussolini, che comunque, inevitabilmente,  finì per farsi servitore di Hitler.  Si chiama isolamento politico.  I nostri complimenti al Governo giallo-verde.
La seconda notizia, rinvia  all’intervento dell’ineffabile Luigi Di Maio alla Festa del “Fatto”. Dove ha dichiarato che se ne infischia delle agenzie di rating, perché  vuole il benessere degli italiani, e che per questo motivo il Reddito di Cittadinanza si farà, già nel 2019.
Altro che benessere degli italiani...  Una politica del genere, se messa in atto,  provocherà  una grave fuga di capitali (già iniziata, tra l’altro) e l’ esplosione del debito pubblico, perché nessuno sarà disposto, se non a caro a prezzo, a comprare i nostri titoli. Un disastro. Il bello, anzi il brutto, è che il Piano B è peggio del Piano A (tradotto: Reddito di Cittadinanza), perché rimanda all’uscita dell’Euro, che  inevitabilmente causerà il dimezzamento valoriale, rispetto all’Euro,  della Nuova Lira  (per inciso, chi ha un conto corrente,  nei prossimi mesi stia con gli occhi aperti) e una  svalorizzazione patrimoniale a tutti i livelli, dal proprietario di imprese al titolare di un solo immobile.  Una volta fuori dall’ombrello dell’Euro, l’Italia si ritroverà più povera e sola.  Come ai tempi delle Sanzioni. Inutile dire,  come andò a finire. Comunque sia,  si chiama  isolamento economico. I nostri complimenti al Governo giallo-verde.
Probabilmente,  a fronte di questo macello prossimo venturo, che  molti  italiani  non sembrano  intuire, per  le ragioni ben illustrate nei giorni scorsi dall’Istituto Cattaneo, il Governo giallo-verde, per distogliere l’attenzione,   scatenerà la caccia grossa  ai primi e agli ultimi: ai ricchi e agli immigrati.
Ma dal momento che la spoliazione dei ricchi è un fattore economico a termine, perché  la ricchezza, una volta redistribuita, va prodotta di nuovo, e come abbiamo detto, un’Italia isolata politicamente ed economicamente, sarebbe solo più povera e sola,  il governo si  perfezionerà nella produzione sociale di ordine pubblico, cominciando dagli immigrati, per passare,  via via,  a tutti coloro che proveranno a opporsi.  
Si chiama svolta autoritaria.


Carlo Gambescia