venerdì 14 settembre 2018

Impressioni di settembre
Governo giallo-verde,
più lo mandi giù, più si tira su!



Impressione sgradevole, comprovata, purtroppo, dai sondaggi: più l’UE  richiama  l’Italia ai patti liberalmente sottoscritti, più si rafforza la posizione del governo giallo-verde. Insomma, per parafrasare una vecchia pubblicità,  più lo mandi giù, più si tira su…
Certo, resta il passaggio, fondamentale, della legge finanziaria, Che però potrebbe essere "usata"  dal governo in carica contro l’Europa. Come?  Nel senso del “metodo Cinque Stelle”, subito recepito da Salvini:  Non è colpa nostra sono loro (i precedenti Governi, l’Europa, la Finanza) che ci impediscono, prima con i loro errori, poi  con i loro attacchi, di contribuire al benessere degli italiani”.
L’argomento demagogico, purtroppo, è fortissimo. Perché, ci si rivolge, e Salvini e Di Maio ne sono consapevoli, come il dottor Goebbels era consapevole della forza della propaganda più volgare e stupida,  a un’Italia devastata, nei cervelli,  dal giustizialismo e dal risentimento e con una percezione totalmente distorta degli ultimi settant'anni di storia repubblicana.  
Su queste basi immaginarie,  resta difficile far ragionare una pubblica opinione fanatizzata e convinta che l’attuale governo moltiplicherà pani e pesci, alla stregua del Cristo dei Vangeli.  Come  portare all’attenzione del credente fino all'assurdo,  argomenti razionali  in difesa dello stato di diritto e dell’economia di mercato? Impossibile.  Nella migliore dell’ipotesi c'è il rischio di sentirsi rispondere che è esattamente quel sta facendo il governo,  nella peggiore  che si è piddini. Ormai,  insulto politico.
La cosa più grave è che manca una  vera e propria opposizione politica e culturale al governo giallo-verde. Dal Partito Democratico a Forza Italia ci si illude di combattere il  populismo -  che (per ora) non è altro  che la prosecuzione  del  fascismo con altri mezzi -  con il  populismo al quadrato. L'incultura con l'incultura, insomma.
Si registra in Italia, non da oggi ovviamente,  la mancanza  di un’opposizione liberale, riformista, europea. Il Politicamente Corretto di Destra (PCD), caratterizzato principalmente dai temi del razzismo e dall’anticapitalismo, ha da tempo conquistato i Social,  i talk televisivi  e  ora sta  straripando  sulla stampa di destra e non. Altro che egemonia  del Politicamente Corretto di Sinistra (PCS)… Adesso,  è il PCD a dirigere l'orchestra.   Si leggano ad esempio, gli editoriali di Sapelli, sul "Messaggero", giornale un tempo moderato. Oppure i retroscena politici,  “un colpo al cerchio, uno alla botte",  sul “Corriere della Sera” e sulla “Stampa”. La battaglia sui diritti degli immigrati di “Repubblica”, “Manifesto”, “Avvenire”, giusta in linea di principio, se  non coniugata a un saldo europeismo, liberale e riformista, rischia di essere irrealistica e controproducente.
Si dirà,  che i voti,  oggi come  oggi,  vengono  “spostati”  più  da un twitt di Salvini e Di Maio  che da un articolo di fondo di Scalfari o Panebianco. Giustissimo. Come pure  si dirà, che  all’ opposizione occorre un leader carismatico.  Altrettanto giusto.  Però, prima di un colpo di twitt e della ricerca di  un capo ispirato, occorre avere le idee chiare, su quello che si vuole. E qui, il buio è totale. Per giunta,  Renzi (o Zingaretti),  Berlusconi, Grasso, Bonino, oltre a essere divisi su tutto (Europa, bilanci, immigrazione),  non si fidano gli uni degli altri.  
Il governo giallo-verde, tra l’altro è  sostenuto all’esterno, dal non così disorganico, soprattutto nel sociale,  mondo neofascista:  gente decisa, violenta, se appoggiata dalle forze dell’ordine, pronta a tutto.  E in particolare, qualora  si arrivasse al muro contro muro con l'UE.
Perciò la vediamo dura.  Gli italiani rischiano  di  accorgersi del guaio in cui si sono cacciati,  solo  quando  non potranno  più accedere ai conti correnti e “ fare Bancomat”.  E questo perché,  la libertà, qui da noi, come fine, e non puro mezzo,  non è mai stata  reputata importante.    

Carlo Gambescia