lunedì 10 settembre 2018

Domeniche sovraniste



All'inizio, in economia,  Mussolini  fu più liberale  di Salvini e  Di Maio. Parliamo del dopo Marcia su Roma.   Un governo, di cui era premier,   dove praticamente erano dentro quasi  tutti,  esclusi socialisti e comunisti. 
Praticò tagli al bilancio, abolì alcuni prezzi politici, glissò sulla nominatività dei titoli voluta da Giolitti.  Insomma, con  Alberto  De Stefani, alle Finanze, Mussolini tentò di far ripartire l’Italia, guadagnandosi il plauso di economisti come  Einaudi e Pareto, per fare solo due nomi importanti. La sterzata liberista, insomma,  funzionò.  Poi, però, dopo il delitto Matteotti, il fascismo mostrò il suo vero volto, eccetera, eccetera. Pareto, era morto da un annetto, Einaudi, fece i suoi  silenziosi passi indietro.
Esageriamo? No.
Ora, a parte la cialtronesca battaglia anti-immigrati, ovviamente per "il bene degli italiani e della patria", condotta con veemenza tribunizia da Salvini,  che cosa indicano alcune misure proposte? Come il ritorno della chiusura domenicale?  L’abbassamento dell’età pensionistica?  La promessa nazionalizzazione di Autostrade?   Il reddito di cittadinanza?  La “presa  in giro” -  perché questo è - sull’aliquota fiscale unica?  Il solito  balletto sul cuneo fiscale, assai ambito  dagli  imprenditori sfaticati e  viziati? 
Che lo statalismo rischia di vincere su tutti i fronti. Chi pagherà? Per ora, non si dice. Gli italiani, come con Berlusconi e Renzi sono in piena luna di miele… Il risveglio  però sarà brusco.      
E se a  ciò aggiungiamo che Di Maio e Salvini sperano - certo, per ora non si  dice  pubblicamente - di uscire dall’Euro e dall’UE,  la direzione di rotta rischia essere quella dell’isolamento.  Qualcuno la chiama anche autarchia. Ovviamente cari lettori, per inciso, attenti ai conti correnti.  
Intanto prepariamoci a  magnifiche  domeniche sovraniste:   negozi chiusi, "autostrade" care e rattoppate peggio di prima,  "strade" sporche, come a Roma,  "città-modello" pentastellata,  i  quattro spicci in tasca del reddito di cittadinanza, baby pensionati che ciondolano nei parcheggi deserti dei centri commerciali.  Che noia, che barba, che barba, che noia...  Cosa fare? Un’idea Salvini potrebbe averla.  La caccia all’immigrato.  
Che domeniche bestiali.

Carlo Gambescia